Al Passo San Pellegrino con una bici un rullo,un Iphone con buona musica si puo’ trasformare una giornata piovosa in una giornata di sole. IB
IB, ossia Ivan Basso. Il varesino, fallito l’assalto al Giro d’Italia 2012, ha speso alcuni giorni a ricaricare le pile, fisiche e – soprattutto – nervose: molto duro masticare amaro dopo che i favori del pronostico ti incoronano vincitore e la squadra ti dimostra una devozione cieca, proprio mentre scopri che ti si spegne la luce sul più bello.
Ivan Basso ha staccato la spina, seguendo le vicende calcistiche del suo Varese (ha provato a “salire” in A nei playoff di Serie B, sconfitto nella doppia finale dalla Sampdoria) più che il ciclismo, ma ora è pronto a ricominciare. Lo conferma oggi, con questo Tweet dal ritiro della squadra al Passo San Pellegrino, quasi a voler dare valore a quelle voci che lo vogliono presente anche al Tour de France 2012 nello scomodo (per chi ha sempre fatto il capitano, praticamente da che corre tra i pro’) ruolo di gregario di lusso di Vincenzo Nibali.
Difficile, però, calarsi nel ruolo del “valletto” dopo essere stato vedette di primissimo livello: è una fatica, ancora una volta, più psicologica che fisica, cedere la ribalta ad un compagno più giovane e adatto (a questo Tour) di te. La squadra conta sulla grandissima professionalità del suo capitano, convinta che sarà in grado di vestire i panni del gregario con disinvoltura e la giusta cattiveria.
Una scommessa che può portare a vincere il doppio della posta puntata, oppure rischiare di rovinare un lavoro lungo e paziente di costruzione di un gruppo coeso e vincente.