Nato a Cremona, ha fatto il servizio di leva a Casale Monferrato, proprio dove si svolgeva l’attività della fabbrica della morte, l’Eternit, poi durante la grandinata del 2003 si è trovato a lavorare sotto un capannone col tetto non bonificato, e oggi è diventato un cacciatore di siti pericolosi, pronto a collaborare con le istituzioni e con l’Ona onlus, ovvero l’Osservatorio nazionale amianto. Ivano Bonoldi per volontariato si dedica alla ricerca dei siti, passeggia per Cremona, fa fotografie col cellulare e segnala all’Osservatorio e all’avvocato di Roma con cui collabora, Ezio Bonanni, i problemi che non si risolvono mai. Bonoldi intravvede la sostanza cancerogena fra i rami, la scorge di lontano, qualche volta si trova rincorso dai cani dei proprietari, distingue l’eternit decrepito da quello fissato con resine o collanti.
Ad esempio quell’edificio con il tetto d’eternit che si trova davanti alla sede della direzione dell’Asl, adiacente a una chiesa, come si spiega? Bonificare costa parecchio, ma quando il problema sarà risolto? In provincia gli immobili censiti dall’Asl per la presenza di amianto sono stati 4.965, al 31 gennaio 2011: quinto dato più alto fra le Asl lombarde. Tutti gli edifici costruiti prima del ‘92, salvo rarissime eccezioni, contengono la sostanza che costa la vita a circa tremila persone l’anno in Italia. Anche in provincia le vittime non mancano, visti i casi dell’Inar (36 deceduti fra Romanengo e Offanengo). Smaltire è complicato e la Regione, dopo aver autorizzato ultimamente tre discariche le ha viste sequestrare dalla magistratura. Così non si decide dove e come smaltire la terribile sostanza e la si porta in Germania. A Cremona Bonoldi però non si ferma. Ecco un edificio sulla via Mantova, un altro a San Felice, a Picenengo, in città in via Macello. Quando sarà dissequestrata la discarica abusiva dell’ex macello resterà il tetto eternit da bonificare, ma anche il muro di fronte. Una scuola elementare cremonese, oltretutto, anche grazie alla segnalazione all’Ona onlus, è riuscita poi ad avere un contributo per la bonifica.
(Testo di un servizio tv di Telecolor, http://www.telecolor.net, trasmesso il 14 novembre)
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