Apple sta tentando di strappare accordi con le compagnie assicurative nel nome di iWatch. Il progetto finale è molto ambizioso.
I progetti legati ad iWatch sono ad oggi molto più grandi di quel che avremmo osato pensare.
Questo tipo di gadget farà certamente parte di un ecosistema molto più grande dello smartwatch in sé, costruito da servizi, software e tecnologia, anche di terze parti.
Ecco perché, dopo aver cercato gli istituti, gli ospedali e i professionisti, ora la Mela ha deciso persino di far partire le trattative perfino con le compagnie assicurative.
Questo è stato rivelato da Bloomberg in un articolo che riguarda il pericoloso legame (e i costi in salita) tra assicurazioni, datori di lavoro e produttori di dispositivi fitness, e intitolato sagacemente "Indossa il gingillo così il tuo capo saprà se stai davvero perdendo peso."
Il timore, in altre parole, è che Apple dal canto suo possa sfruttare la sua posizione di intermediario per raccogliere dati sensibili e poi condividerli con altri:
"Con l'Affordable Care Act, la nuova legge nazionale in materia di sanità, le società possono risparmiare oltre il 70% dei premi annuali delle polizze assicurative per premiare i comportamenti salutistici.
Le società di tecnologia hanno preso nota, e Apple ha sviluppato un nuovo software di tracciamento della salute chiamato HealthKit che sarà rilasciato quest'anno assieme ad un nuovo dispositivo indossabile; Apple ha discusso con UnitedHealth, il più grande assicuratore statunitense, e Humana, riguardo le sue iniziative [...]. Le società non forniscono ovviamente dettagli riguardo le discussioni e Apple ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni."