IXV: uno Shuttle tutto europeo (e molto italiano!)

Creato il 03 febbraio 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Il prototipo di navetta europea senza equipaggio dovrebbe partire la settimana prossima da Kourou

Mentre lo Shuttle americano è andato in pensione da quasi 4 anni, dopo 30 anni di onorato servizio e 130 missioni effettuate, l'Europa sta concretamente muovendo i suoi primi passi in quella direzione. Se tutto andrà bene, alle 14 (ora italiana) dell' 11 febbraio, il nuovo vettore Vega (realizzato in Italia) partirà dallo spazioporto Kourou nella Guyana francese portando per la prima volta in orbita il nuovo veicolo IXV, l' Intermediate e Xperimental V ehicle.

Il logo della missione ufficiale - Credit : ESA

IXV è un veicolo spaziale sperimentale che dovrà dimostrare la capacità di compiere un rientro atmosferico controllato da orbita terrestre bassa. Il programma è gestito dall'Agenzia Spaziale Europea con un forte contributo italiano che, attraverso l' ASI, finanzia il 40% dei costi. Grande quanto un'automobile, privo di ali ma dotato di scudo termico e due flaps posteriori per controllare la traiettoria, IXV rientra nella categoria dei "lifting body" studiata a lungo dalla NASA, con una serie di veicoli sperimentali ipersonici testati negli anni '50 e '60 (molti dei modelli indicati da una "X" rientravano in questa categoria).

Il veicolo nella fase di rientro (rappresentazione artistica) - Credit: ESA - ASI

A fine Gennaio il veicolo è stato integrato nello stadio superiore di Vega. "Si tratta di una missione storica, sia per l' Italia che per l'ESA - dichiara il presidente dell'ASI Roberto Battiston - Per la prima volta - aggiunge - un velivolo europeo rientra nell'atmosfera terrestre: un primo passo verso lo sviluppo di future navicelle per il volo orbitale e suborbitale, che vede l'Italia al primo posto in Europa grazie ai contributi del sistema della ricerca ( CIRA a Capua) e dell'industria nazionale ( TAS-I a Torino)".

Impressione artistica sull'apertura del primo paracadute ad alta quota - credit : ESA / ASI

Dopo il lancio, Vega inserirà il veicolo su una traiettoria suborbitale a 320 km di altitudine. L'ascesa continuerà fino a 412 km di altezza per poi ridiscendere, raggiungendo la velocità massima di circa 7,5 km/s al momento dell'ingresso in atmosfera. Il veicolo ridurrà quindi progressivamente la propria velocità, anche grazie all'ausilio dei paracadute che si apriranno da circa 30 km di altitudine. La missione si concluderà con l'ammaraggio nell'oceano Pacifico. IXV, che resterà sulla superficie marina grazie a quattro galleggianti, verrà quindi messo in sicurezza da una nave di recupero appositamente attrezzata. L'intera missione avrà la durata di un'ora e quaranta minuti circa.

Un fotogramma del video che descrive il volo inaugurale - Credit : ESA

Nel Giugno 2013 era stato già effettuato un "drop test" al largo delle coste della Sardegna. Il tentativo aveva avuto successo, con la corretta apertura del paracadute e con l'ammaraggio, ma gli "airbag" che avrebbero dovuto garantire il corretto galleggiamento non si erano aperti perchè regolati su una decelerazione più violenta di quella effettivamente registrata.

Il veicolo con 2 dei 4 airbags aperti, dopo il drop-test in sardegna - Credits: ESA - Euronews

Per chiudere, una sconsolata osservazione da parte dello scrivente: finora, i media nazionali hanno completamente ignorato questa importante missione, che dovrebbe essere il fiore all'occhiello per l'industria areospaziale italiana. Probabilmente, oltre il 99% degli italiani non ha mai sentito parlare di questo veicolo, si spera almeno che la situazione cambi tra una settimana, in occasione del primo lancio!

Sitografia

http://www.asi.it/it/news/vega_pronto_al_lancio_di_ixv http://www.esa.int/Our_Activities/Opera ... l_teamworkhttp://www.nasa.gov/topics/shuttle_station/features/shuttle_homes.html
http://www.esa.int/Our_Activities/Launc ... spaceplane

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