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J'ai laissè mon cœur à Paris

Creato il 04 marzo 2011 da Ileniag @FashionFlakes
J'ai laissè mon cœur à ParisPrima di partire per questa nuova avventura, avevo solo un'interrogativo: Parigi è si o no una città low-cost ? Purtroppo la risposta che ora posso dare a questa domanda è no, non è affatto una città economica ma sicuramente sa come ripagare ogni centesimo speso lì, che sia per un giro in battello sulla Senna o per una cena ai piani alti della Tour Eiffel. Per non parlare dell'aria incredibile che si respira passeggiando per i boulevard alberati, un'aria che trapela nel sangue e che revoca immagini di una città chic, elegante ed estremamente snob. Nell'aria c'è profumo di lavanda della Provenza chiusa nei sacchetti per l'armadio, di baguette appena sfornate dai forni delle boulangerie, di macarons al pistacchio e alla liquirizia, di formaggio cremoso e Chanel n.5. Può sembrare impercettibile in un primo momento, ma credetemi, una volta tornati a casa ritroverete questi profumi ovunque ad accompagnarvi nella quotidianità, senza lasciare che quel pezzetto di Francia che avete visitato vi abbandoni subito. Parigi resta nel cuore, nella mente, negli occhi e perfino sui vestiti. Ed è anche grazie ai ricordi revocati da quest'aria romantica, che passo al racconto del mio breve viaggio. Ad accogliermi è stato un vento gelido e i suoni del traffico metropolitano; arrivata a Porte Maillot decido di prendere la metro per arrivare nel mio albergo che si trovava nella zona della Bastiglia. Mi sono bastati 10 minuti di coda per fare i biglietti e ho visto di tutto: dagli uomini in giacca, cravatta e camicia bianca con una 24 ore su una mano e il Blackberry nell'altra che erano appena usciti da lavoro, a ragazze parigine dal naso all'insù, jeans attillati e maglia a righe, fino ad arrivare ad eleganti signore con un cappotto blu scuro appoggiato sulle spalle e una Birkin cammello sull'avambraccio. Il mattino dopo mi sveglio, una colazione veloce e poi metro fino alla fermata Champs- Elysèes Clemenceau. Uscendo mi ritrovo in una piazza rotonda accerchiata da quattro vie infinite. Inizio a percorrerne una e a farmi compagnia ci sono ai bordi della strada le boutique di Elie Saab, Gucci, Dior ecc.... Proseguendo per l'Avenue des Champs Elysèes, dominano alberi altissimi e vetrine scintillanti. Un'insegna verde pistacchio con la scritta oro mi salta subito all'occhio, mi avvicino meglio per guardare la vetrina e non esito ad entrare. Si tratta della pasticceria Ladurèe con annessa sala da tè in stile barocco-romantico. A farmi compagnia nella mia passeggiata c'è una scatolina rosa piena di piccoli macarons colorati. Un veloce giro nel nuovo punto vendita di H&M, una sosta rigenerante nei profumi della Sephora e davanti a me ritrovo un palazzo enorme in cima al quale capeggia una bandiera marrone con le iniziali L e V in oro. Il palazzo di Louis Vuitton è qualcosa di maestoso (come le sue vetrine). Al termine di questa lunga via capeggia imponente l'Arc de Triomphe. 



J'ai laissè mon cœur à Paris
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Riprendo la metro e questa volta appena esco, mi trovo davanti ad una vetrina immensa e una tenda rossa con su scritto "Galeries Lafayette". Entro e sembra di essere in paradiso. Ben 7 piani dove si può trovare di tutto: dalla gioielleria ai profumi, dalle borse alle creazioni di lusso, dalla spa alla sala da tè, dai costumi da bagno ai giocattoli, dagli abiti da sposa ai ristoranti, fino ad arrivare in cima in un'enorme terrazza che offre una stupenda vista della città. Gironzolando per i vari piani ho avuto la fortuna di incontrare anche qualche modella in pausa tra una sfilata e l'altra che faceva shopping. Come riconoscerla ? Facile: calze nere che coprono due gambe infinite, tronchetti Louboutin ai piedi, Evian in una mano e iPhone nell'altra, capelli raccolti in una coda di cavallo e pelle perfetta nonostante l'aria gelida. 


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Dopo un pranzo veloce nel ristorante Lafayette, un giro a Place de la Concorde dove domina al centro un enorme obelisco. La piazza e i Jardin des Tuileries pullulano di uomini indaffarati a montare i tendoni delle sfilate e altre modelle che corrono di qua e di là. Percorrendo tutto il parco fino alla fine, mi trovo davanti al Musèe du Louvre e alle sue piramidi. Inutile dirvi la sua imponenza e maestosità. Prima della cena però decido di fare un'altra tappa, che si rivela essere la più speciale di tutte. A pochi metri dall'uscita della Rer, avvolta in una leggera foschia, coperta da qualche albero e con un bellissimo tramonto come sfondo, eccola lì. Sembra uscita da una cartolina: con gli ascensori che fanno su e giù al loro interno e un faro sulla punta che proietta la sua luce per tutta Parigi. La Tour Eiffel è un vero spettacolo, specialmente se ricoperta di piccole lucine brillanti. La prima giornata si chiude così, sperando che questo racconto vi sia piaciuto. A domani miei cari ! Bisous Bisous, Ilenia :)
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