A 42 settimane dall’uscita del disco triplo platino “Il Bello D’esser Brutti” e in vista dell’attesissimo repack “Multiplatinum Edition” in uscita il 4 dicembre, J-Ax presenta: “Intro”, feat Bianca ATZEI.
Il brano on air da venerdì 27 novembre, è una confessione in parole e musica che svela il mondo interiore di Ax, come artista e come uomo.
“È una riflessione sulla mia vita e sulla mia carriera. Sul sistema in cui ero incastrato. Insomma in questo pezzo ho voluto raccontare tutto il brutto che ho vissuto in questi anni”.
J-Ax
J-Ax con “Il Bello d’esser Brutti Multiplatinum Edition” e’ gia’ uscito con il primo singolo “La Tangenziale” feat Elio. I brani per i quali ha coinvolto altri importanti artisti sono: “L’uomo col cappello” con Pau dei Negrita, “La Tangenziale live @Blue Note” con Neffa e “Nati Così” con Chiara Galiazzo.
J-AX – Intro
Qualche anno fa mi si è ingrigito il pelo per la prima volta ho tirato il freno
incerto se fossi l’unico scemo o l’ultimo a crederci per davvero
col dubbio che per la mia crew fosse un lavoro niente più
negli anni han fatto figli io soltanto dischi e tour
mai cresciuto come Peter Pan con la labirintite
da solo bloccato in studio Han Solo nella grafite.
Entrato qui da sbarbato ho firmato ogni contratto
mi fidavo come di un padre mi bastava stare sul palco
poi eran sempre tutti vacanza io da solo là che mi sbatto
forse lo trattavo da padre mentre mi trattava da babbo.
Perché fare roba nuova se la gente già ti adora
e alla fine s’innamora solo della novità?
quasi come se dicessero sei vecchio e fuori moda
questa roba non funziona se la fanno alla tua età
ho pagato e sono uscito come al bar
la penale coi risparmi di una vita prezzo della libertà
avere chiuso in pari mi chiedevo ma che senso ha
allora perché non sei morto giovane 20 anni fa?
Ricominciare da meno di zero e finalmente sollevare il velo
e raccontarmi veramente non l’immagine vincente
che la gente prova a vendere di se
non voglio vivere su un grattacielo
solo sputare indietro un po’ il veleno
e raccontarmi veramente lo spettacolo riprende
benvenuti a tutti quelli come me.
L’altro Natale stavo giù in cantina piangevo sui cartoni del trasloco
che quando hai visto il mondo dalla cima dopo
sei intrappolato al top come un topo
Non sempre un uomo di successo è uomo di valore
quando il prezzo arriva tutto in blocco dello scrittore
copiare te stesso libera meno dolore
che farsi tagli nel cuore e nel sangue cercare le parole
È il caso che mi ripigli o che mi ripigli per caso
che tra quelli che han fatto figli qui nessuno l’ha programmato
la mia vita è questo teatro e quando spegneranno le luci
non avrò nemmeno un rimpianto se ho vissuto da vero Goonie
E per la strada mi chiamano Zio, è Philadelphia e io sono Rocky
Sarà che al posto di un bambino Dio mi ha dato due milioni di nipoti
Ho ascoltato la mia roba come mai ho fatto prima
SanaPianta MeglioPrima RapNroll e DecaDance
l’ho trovata genuina ma si sente che ero perso ancora in lutto
per la fine fatta dalla prima band
e quello che credevo fosse un mio fratello vero
due bambini che da zero hanno messo su una gang
l’amicizia che è finita come sempre nella vita
per le donne la politica l’orgoglio e il vile cash.
Ricominciare da meno di zero e finalmente sollevare il velo
e raccontarmi veramente non l’immagine vincente
che la gente prova a vendere di sé
non voglio vivere in un grattacielo solo sputare indietro un po’ il veleno
e raccontarmi veramente lo spettacolo riprende
benvenuti a tutti quelli come me. Benvenuti a tutti quelli come me.
Benvenuti.