Biopic del grande Eastwood sull'ambigua figura di J. Edgar Hoover, creatore e storico direttore dell'FBI (ha guidato il Beaureu per quasi 50 anni).
Quella di Hoover è una figura molto effimera. Non si possono avere notizie certe e infatti quello che viene raccontato nel film sono appunto mezze verità, spesso anche esagerate. Unica "certezza" che abbiamo è che spesso Edgar abbia usato mezzi non proprio ortodossi e che probabilmente abbia accresciuto la fama dei criminali a cui dava la caccia, rendendoli mitici, per poi poterli abbattere a suo piacimento e così accrescere la sua di fama insieme a quella dei G-Men.L'opera di Eastwood è essa stessa appunto creata su mezze verità e la scelta di far raccontare la travagliata vicenda (e quasi 50 anni di storia americana) da Hoover stesso è una bella mossa - diciamo che è un modo per pararsi il culo. Purtroppo però la pellicola, e questo capita spesso con i biopic, per quanto sia formalmente eccellente, esteticamente ineccepibile è fin troppo lineare e stancante... manca quel guizzo da rendere la storia avvincente. Un po' forse come accadeva anche in Invictus, bello ma freddo e distaccato. E ci casca anche Di Caprio, che per quanto sia stato bravo e abile nella caratterizzazione di Hoover, oserei dire anche perfetto, non riesce a infondere al suo personaggio anima. È come se, pure lui, avesse eseguito il compitino a regola d'arte, senza riuscire concedersi quel minimo in più da far innalzare il suo personaggio. Il tocco di Eastwood è ahimè anonimo. Imdb
