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Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)

Creato il 22 aprile 2013 da Babol81
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Ed eccoci arrivati all'imprescindibile appuntamento mensile che celebra, dopo una democratica votazione tra blogger debosciati (vi loVVoH tutti!!), una star che ci ha fatto sognare in ambito cinematografico. Ad Aprile la scelta o ricadeva su di me oppure sul divino John Joseph Nicholson, meglio conosciuto come Jack Nicholson, che proprio oggi compie la bellezza di 76 anni. Oddio, definirlo divino, visti tutti i ruoli malvagi che il suo sguardo luciferino gli ha consentito di vincere nel corso della carriera, sarebbe forse mancargli di rispetto, tuttavia stiamo parlando di uno dei miei attori preferiti in assoluto e non trovo definizione migliore. Siccome la Bolla non è solo Spirito ma anche Carne, c'è da dire che il buon Jack, oltre ad essere un grandissimo attore, è anche (o meglio era) un grandissimo figo, un uomo affascinantissimo, ed è per questo aulico motivo che ho deciso di celebrarlo recensendo Easy Rider, diretto nel 1969 da quel pazzo di Dennis Hopper.
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Trama: Billy e "Capitan America", due biker arricchitisi vendendo una partita di droga, viaggiano in moto da Los Angeles a New Orleans, scoprendo le diverse facce dell'America...
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Sento già un mormorio di disapprovazione: con tutti i film nei quali Nicholson è protagonista indiscusso, con tutti i ruoli per cui ha vinto l'Oscar, tu Bolla proprio di Easy Rider vai a parlare? E' vero, Easy Rider è essenzialmente Dennis Hopper e Peter Fonda, i due protagonisti della pellicola sono loro e Jack comparirà sì e no una ventina di minuti... ma, sinceramente, fin dalla prima volta che ho avuto modo di vedere il film il personaggio che più mi ha colpita è stato quello dell'avvocato ubriacone George Hanson. George è il secondo passeggero che Capitan America carica sulla sua moto durante il viaggio verso il carnevale di New Orleans, dopo l'antipatico streppone figlio dei fiori interpretato da Luke Askew. La prima volta lo vediamo in una cella a smaltire la solita sbornia, talmente molesto che con i suoi sbadigli e le sue smorfie sveglia e disturba i nostri carismatici eroi, salvo farsi perdonare un istante dopo sfoderando le sue doti di avvocato e figlio di papà e farli uscire di prigione in un istante. Basta questo attimo, basta vederlo fuori a parlare con Billy e Cap scolandosi una bottiglia di Jim Beam, basta ascoltare il suo "nik, nik, nik!!" mentre l'alcool gli scende nello stomaco e bam! ci siamo innamorati di questo avvocato cialtrone, tanto che quando decide, armato di casco da rugby, di seguire i nostri nel viaggio, non possiamo fare altro che gioire ed applaudire.
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
George è l'anello di congiunzione tra le stranezze dei due biker e il moralismo dell'America bigotta, è l'unica persona in tutto il film a capire cosa rappresentino i due protagonisti e l'unico che cerca di ricordare loro quali siano le tacite regole della società. Nella frase più bella di tutto il film Nicholson dice "l'americano crede fermamente nella libertà individuale ma ha paura dell'individuo libero": è questa consapevolezza a renderlo un insoddisfatto che cerca l'oblio nell'alcool, strangolato dalla necessità di conformarsi al mondo che lo circonda e allo stesso tempo desideroso di poter fare come i due Easy Rider, dai quali avverte provenire il profumo di quella libertà che non ha mai avuto il coraggio di afferrare. Quante volte George è partito per New Orleans salvo poi pentirsi e tornare indietro, come afferma lui stesso, quanto fa impressione vederlo così scafato e allo stesso tempo così innocente, gioioso come un bambino che per la prima volta trova il coraggio di andare con gli amichetti al luna park? Nicholson riesce ad alternare sul viso (bellissimo, bellissimo!!) lo sguardo sornione dell'avvocato consumato, dell'uomo di mondo, la diffidenza di chi comunque non conosce bene i due compagni di viaggio e l'assoluta meraviglia per il loro mondo particolare e lo fa nel giro di pochissime inquadrature, rimanendo per sempre nel cuore dello spettatore, spezzandolo poi sul prefinale della pellicola nel modo peggiore.
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Quanto al film, lo ammetto, ho fatto fatica a rivederlo. Lo adoro, non posso fare a meno di perdermi nel groove della splendida colonna sonora, immaginandomi quanto sarebbe bello viaggiare per l'America in sella a due moto come quelle dei protagonisti, godendo della loro libertà assoluta; adoro l'incredibile fattoneria di Dennis Hopper, perennemente flashato come la sua regia e soprattutto come il montaggio che, sfarfallando, ci fa passare da una sequenza all'altra; adoro Peter Fonda e la sua malinconia, la sua incredibile bellezza, il modo che ha di calmare le intemperanze di Billy e di riflettere su ogni cosa... ma il finale, Cristo santo, il finale mi ammazza ogni volta. Lo vivo come la fine di un sogno, come la vittoria della violenza, dell'ignoranza e della paura sull'amicizia, l'apertura mentale e il desiderio di libertà ed è una sensazione troppo tangibile e dolorosa per non ritrovarmi a fissare i titoli di coda con un magone tale da non riuscire nemmeno a deglutire. Però Easy Rider è imprescindibile, per ogni cinefilo e per ogni amante di Jack Nicholson.
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Il festeggiato, come ho detto, è uno dei miei attori preferiti e ha già avuto modo di comparire nel Bollalmanacco. Ecco a voi un piccolo vademecum, che comprende molti di quei film per i quali Jack Nicholson ha meritato di assurgere al ruolo di divinità cinematografica.
Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), dove Jack Nicholson si è beccato l'Oscar grazie alla sua interpretazione folle e umanissima del protagonista McMurphy. Un capolavoro assoluto.
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Shining (1980), dove Jack Nicholson interpreta uno dei mostri più agghiaccianti mai usciti dalla penna di Stephen King e, soprattutto, dalla cinepresa di Stanley Kubrick.
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
Le streghe di Eastwick (1987), dove Jack Nicholson interpreta un diavolo seduttore, sornione ed inquietante. Diffidate della versione che passa in TV, tagliata in maniera indegna, e recuperate il DVD, mi raccomando!
Jack Nicholson Day - Easy Rider (1969)
E non è finita qui, ovviamente!! Millemila altre recensioni dei film in cui compare il nostro potete trovarle ai seguenti link... ENJOY!!
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