Jacob Grimm di W.P. Ker, edizione inglese 1915

Da Tolkieniano @Tolkieniano

Il testo raccoglie una allocuzione che William Paton Ker, presidente della Philological Society, tenne all'annuale riunione della società filologica venerdì 7 maggio 1915. Oggetto del discorso, il linguista e filologo tedesco Jacob Grimm.

Non è un testo direttamente collegato a J.R.R. Tolkien ma il tema della allocuzione, il relatore e il contesto lo fanno rientrare, in qualche modo, in quella raccolta di fonti e autori che, nel tempo, possono aver influenzato l'autore oxoniense.

William Paton Ker (solitamente denominato "W.P. Ker", 1855 - 1923) è stato uno studioso e saggista scozzese.

Riceve una borsa di studio alla All Souls College di Oxford nel 1879 e diventa, nel 1883, professore di Letteratura Inglese e Storia presso la University College of South Wales di Cardiff, per poi trasferirsi al College London come Quain Professor nel 1889. È stato professore di poesia a Oxford dal 1920 alla sua morte, avvenuta mentre era impegnata in una arrampicata in Europa. In suo onore all'Università di Glasgow si tenne un W.P. Ker Memorial Lecture.

Ker è indicato più volte da Tolkien nel suo saggio Beowulf: mostri e critici.

"[...] I punti principali che mi lasciano insoddisfatto li avvicinerò dalla strada aperta da W.P. Ker, di cui onoro il nome e la memoria. Meriterebbe rispetto anche se fosse ancora in vita e non fosse ellor gehworfen on Frean waere, andato via lontano verso il Signore, su un'alta montagna nel cuore di quell'Europa che amava: un grande studioso, egli stesso illuminante come critico, in quanto mordente critico dei critici. Nonostante ciò, non posso far a meno di avvertire che nell'accostarsi al Beowulf egli fu impacciato dalla quasi inevitabile debolezza della sua grandezza: le storie e gli intrecci devono a volte esser sembrati più banali a lui, uomo di vastissime letture, di quanto non apparissero agli antichi poeti e al loro pubblico. Il nano al posto giusto vede spesso cose che il gigante che viaggia ed erra per molti paesi perde di vista. [...] In ogni caso, Ker è stato poderoso. [...]"*

* J.R.R. Tolkien, Beowulf: mostri e critici, "Medioevo e il Fantastico", a cura di Christopher Tolkien, tr. di Carlo Donà, Luni Editrice, 2000, pp.33-34

E W.H. Auden indica la sua lettura come un punto di svolta

** W.H. Auden, Making, Knowing, and Judgin, "The Dyer's hand and other essays", Faber, 1948, p. 42

Qui è possibile leggere il testo in .pdf

Jacob Ludwig Karl Grimm [1785 - 1863) e il fratello Wilhelm Karl Grimm (1786 - 1859) sono stati due linguisti e filologi tedeschi, noti come i fratelli Grimm e come "padri fondatori" della germanistica.

Nel mondo i loro nomi sono ricordati per il loro lavoro di raccolte e rielaborazione delle fiabe della tradizione popolare tedesca quali Fiabe (Kinder und Hausmärchen, 1812-1822) e Saghe germaniche (Deutsche Sagen, 1816-1818) nelle quali compaiono le fiabe più celebri da loro pubblicate come Hänsel e Gretel, Cenerentola, Il principe ranocchio, Cappuccetto Rosso e Biancaneve.

"Jacob era professore di lettere e bibliotecario ma è anche famoso in linguistica per aver formulato la legge sulla prima mutazione consonantica, legge di Grimm (o Erste Lautverschiebung), nelle lingue germaniche rispetto all'indoeuropeo e, più in particolare, sull'evoluzione di alcuni dialetti tedeschi rispetto alle altre lingue germaniche (zweite Lautverschiebung), anticipata dagli studi comparativi del filologo danese Rasmus Rask nel " Saggio sull'origine dell'antico norvegese o islandese" pubblicato nel 1818, ma scritto nel 1814. Grimm è tuttora considerato il più importante tra i fondatori della moderna filologia germanica. Egli approfondì le tematiche studiate da Rask e, nel 1822, le sviluppò nella seconda edizione della Deutsche Grammatik."


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