Jacob Zuma, il presidente sudafricano, è da alcune ore in Nigeria per partecipare ,con una sua folta delegazione di ministri, al Forum economico "Nigeria-Africa del Sud".
La visita di Zuma ha una valenza importante in termini di pacificazione perché sta a significare un riavvicinamento tra i due Paesi, che sono, a prescindere dalle difficoltà del momento, sotto il profilo della ricchezza, i "giganti" d'Africa.
Infatti, nell'ottobre 2015, una filiale della sudafricana MTN, noto gigante delle telecomunicazioni in tutto il continente africano, era stata enormemente multata in Nigeria per non aver disattivato 5,1milioni di carte SIM, assegnate ad abbonati non identificati.
La cifra della penale ammontava addirittura a 3,9 miliardi di dollari.
E, ancora, non sono mancate anche altre frizioni su altre questioni tra i due Paesi. Oggi, però, si potrebbe mettere riparo a tutto e, secondo Zuma, dare una mano all'economia nigeriana, che basa i suoi bilanci in prevalenza sulle esportazioni di petrolio.
Sarebbe invece opportuno, secondo l'uomo politico sudafricano, tentare in Nigeria una differenziazione dell'economia.
Ecco allora che nella delegazione di Zuma ci sono i ministri sudafricani del Commercio, dell'Industria, degli Affari esteri, dell'Interno e delle Risorse minerarie e Industria.
Pure il Sudafrica di questi tempi ha grossi problemi di natura economica al suo interno, com'è noto, e allora si potrebbe pensare che a facilitare il riavvicinamento tra Sudafrica e Nigeria possa essere stata l'idea che "una mano lava l'altra".
Zuma è un uomo furbo. Attendiamo, allora, l'esito dei reciproci dialoghi delle due giornate per poterne riparlare.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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