Dal 1500 in poi, l’artista lascia Venezia, porta mercantile e crocevia culturale tra Oriente e Occidente, per risalire fino all’anima nordica dell’Occidente profondo.
Qui, Barbari approfondisce quello stile realista e naturalistico che sta alla base del suo montante appeal internazionale. Lo si trova allora, anche nella considerazione di affermati colleghi come Durer, sommerso dalle commissioni. A Norimberga come pittore di corte dell’imperatore Massimiliano, per Federico III il Saggio di Sassonia, alla corte del principe elettore Gioacchino I di Brandeburgo, nei paesi bassi per Filippo il Bello di Borgogna prima e per l’arciduchessa Margherita poi. Ed è a Jacopo dde’ Barberi che si deve l’innesto in Germania dei canoni rinascimentali della penisola italiana.
info > alandjo2014@gmail.com
Italian Art Design Network