Magazine Rugby

Jacques Brunel, impressioni a distanza – o quasi – di un ct

Creato il 02 novembre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Jacques Brunel, impressioni a distanza – o quasi – di un ctNella tarda mattinata di giovedì a Bologna verrà presentato a tutta la stampa il nuovo ct azzurro Jacques Brunel. L’uomo più volte inseguito dal presidente Dondi che dopo anni di rincorsa (lo voleva già nel 2003) riesce a portarlo sulla panchina italiana. Inutile dire che ci si aspetta molto da lui e ci si augura che possa avere quella libertà di movimento che Mallett non ha avuto, non si sa se per paletti altrui o demeriti propri.
Di Brunel ormai sappiamo tanto, della sua carriera, delle sue caratteristiche. Abbastanza anche delle sue idee. A me sembra una fortunata sintesi tra la fantasia tipicamente transalpina e la compattezza e la tignosità basco-pirenaica. Magari mi sbaglio, ma spero di no, ma potrebbe davvero essere l’uomo giusto al posto giusto.
Il debutto a inizio febbraio al Sei Nazioni, ma la prima vera Nazionale targata Brunel la vedremo probabilmente nel tour estivo di giugno. Il massimo torneo continentale è infatti troppo a ridosso del Mondiale, troppo poco il tempo a disposizione del nuovo ct per avere a che fare con i giocatori. Un Sei Nazioni di transizione quindi, anche se tra la prima partita con la Francia e l’ultima con la Scozia potremmo vedere due squadre azzurre piuttosto diverse.
Ma le impressioni di cui parlo nel titolo del post non hanno a che fare con la carriera del nuovo allenatore. Sono proprio impressioni epidermiche dovute a due momenti molto diversi tra loro. Il primo, un fortuito incontro vis-a-vis in quel di Rovigo a metà giugno, dove si stava giocando il Mondiale Juniores. Brunel era in fondo alla tribuna, in disparte, con un collaboratore e sembrava un tifoso qualunque. Cosa ha detto? Assolutamente nulla, ma ha accettato una fetta di torta offertagli da alcuni amici (era una Sbrisolona), dimostrandosi molto più affabile di quanto l’aspetto un po’ austero lasci presagire.
Impressione confermata anche dal secondo momento, questo solo televisivo. Sky infatti da qualche settimana sta passando una breve intervista rilasciata da Brunel a Diego Dominguez. Una intervista in cui il nuovo ct racconta intenzioni e desideri. E devo dire che quello che ne esce mi piace parecchio. Certo, trattasi di giudizio legato a 15 minuti di tv e a un paio passati su una tribuna del “Battaglini”. Valgono oggettivamente poco. Però, se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo tranquillamente dire che l’alba non è stata delle peggiori. Anche se la giornata è ancora davvero lunga.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :