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Jailbreak o non Jailbreak, questo è il dilemma

Creato il 25 maggio 2010 da Ipaple

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Oggi andiamo a toccare un tema molto caro a tutti i possessori di iPhone,iPad e iPod Touch; il jailbreak.

Cos’è il jailbreak? Il jb non è altro che lo sblocco del terminale, per consentire l’installazione di contenuti di terze parti non firmati, cosa impossibile su un device originale.

 

Ok, ma cosa sarebbe questo contenuto non firmato?

L’iPhone O.S., come tutti sanno, ha alcune limitazioni imposte da Apple come ad esempio l’impossibilità di inviare file multimediali tramite bluetooth, quindi, nel caso tizio creasse un’applicazione in grado di sopperire questa laguna, non se la vedrebbe poi approvata da Apple per la pubblicazione in AppStore, proprio per non aver rispettato l’accordo con Apple.

Sbloccando il terminale invece, si ha accesso ad un AppStore “alternativo” chiamato Cydia, da qui sarà poi possibile acquistare o scaricare in forma gratuita, tutte quelle applicazioni rifiutate dalla Apple perchè violanti il contratto.

 

cydia.jpg

 

È chiaro quindi che su Cydia avremo libero accesso alle più disparate applicazioni, impensabili su un telefono originale.

Non e’ tutto oro quel che luccica peró, se da un lato avremo un telefono completamente aperto e in grado di eseguire codice non firmato, dall’altro potremo dire addio alla così tanto rinomata semplicità d’uso che ha fatto il successo dell’iPhone.

Cosa da non sottovalutare è il discorso sulla sicurezza, sbloccando il terminale, avremo modo di accedere alla root principale del terminale da remoto tramite wifi, il dispositivo risulterà vulnerabile all’attacco tramite connessione wifi, questo ci tornerà a sfavore nei luoghi pubblici dove molta gente è collegata alla stessa rete wifi e quindi avrebbe semplice accesso al nostro telefono.

Nulla di definitivo comunque, basta cambiare le credenziali di accesso alla root del dispositivo per bloccare l’accesso ai malintenzionati.

Una delle cose più interessanti che ci è permesso fare, dopo lo sblocco del terminale, è la possibilità di abilitare il multitasking in modo da tenere aperte contemporaneamente più applicazioni. E’ possibile poi installare un’ulteriore estensione per visualizzare tramite interfaccia grafica tutte le App in esecuzione.

Anche questo punto perderà di tutto il suo interesse con il rilascio del firmware 4.0 per iPhone, che consentirà appunto il multitasking nativo su iPhone 3GS e iPod Touch 3G.

 

cydia_1.PNG

 

Altra cosa da tener conto sono i “demoni”,ovvero tutti quei processi attivi sul nostro terminale, che ci consentono di eseguire funzionalità non pensate per un device originale.

Questi andranno a gravare in modo considerevole sulla batteria del telefono, in modo direttamente proporzionale al numero di “demoni” attivi.

Bisogna ammettere che alcune scelte di apple risultano alquanto forzate, vedi la possibilità di trasformare il proprio telefono in un ripetitore WiFI, cosí da permettere ‘accesso alla rete a tutti quei dispositivi sprovvisti di connettività 3G.

Il telefono originale non permette questa funzione, ma è possibile aggirare il problema installando un’applicazione specifica da Cydia, in grado di garantire l’accesso a internet tramite wifi, scalando il traffico dal nostro piano telefonico attivato.

 

iNav-Cydia.png

 

Anche qui peró ci sono dei limiti, trasformando iPhone in un Access Point Wifi la batteria non durerà più di 2-3 ore, evidentemente è proprio la ragione per cui Apple ha scelto di non implementare questa feature.

Altro punto che ha reso così noto alla gente il JB è la possibilità di personalizzazione del proprio telefono, scegliendo tra temi completi, sfondi, icone, suoni e tante altre possibilità.

 

winterboard-theme-illumine.jpg

 

Non per caso la maggior parte dei contenuti presenti in cydia sono prettamente legati alla personalizzazione estetica del nostro device.

Anche qui Apple ha messo una toppa con il 4.0 , dando all’utente la possibilità di scegliere lo sfondo che preferisce.

Un’altra cosa che Apple ha tappato con il 4.0 è la gestione delle folders, dandoci la possibilità di organizzare le nostre applicazioni in comode cartelle in modo da semplificarne l’accesso, anche questo permesso in precedenza solo previo jailbreak e installazione del relativo “demone”

Bisogna quindi tenersi aggiornati sulla scena sapendo bene dove andare a mettere le mani per non evitare di trovarci in situazioni spiacevoli.

Apple ha oramai reso iPhone un telefono sempre piú completo e al passo con i tempi, firmware dopo firmware, arrivando così alla situazione attuale che rende praticamente inutile, almeno personalmente, lo sblocco del dispositivo.


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