Il Palazzo dei venti
Salita al forte in elefante
L'aria non è mai tersa in India. Sarà l'inquinamento, la polvere o l'umidità, ma ti rimane sempre un po' quel velo sfumato davanti all'occhio che rende il sole più pallido anche quando scalda ed il cielo di un azzurro che tende a virare al giallo. Amber Fort corona la cima della collina rocciosa e confonde l'ocra delle sue mura con la roccia su cui è abbarbicato, così non riesci a distinguere la precisione delle torri e dei merli. Rimane così un poco confuso, da interpretare come fosse un coronamento naturale del monte senza entrate od uscite. Il grande lago artificiale ai suoi piedi contiene un'isola di giardini squadrati, un luogo di piacere che doveva dare sollievo nei mesi più caldi. Però guardando con attenzione riesci a scorgere la sottile linea della rampa che sale lungo tutto il fianco della collina fino alla porta più bassa occultata dal bastione. I turisti arrivano a frotte, vomitati dagli autobus che si accodano sullo stradino di accesso. Alla base una mandria di elefanti con le proboscidi decorate di disegni complessi li aspetta. D'altra parte come negarsi la sensazione di salire al castello sul basto della bestia bardata come un raja al ritorno dalla caccia alla tigre! Quasi nessuno rinuncia, così la coda è lunghissima. Invece in auto arrivi da dietro e risalendo un paio di rampe arrivi direttamente al portale principale che immette nel cortile gigante di accesso al palazzo.Dalle mura di Amber Fort
Certo la gran folla e lo stuolo di venditori di cianfrusaglie ti distoglie un poco dal fascino dell'ambiente, ma basta imboccare qualche porticina secondaria e perdersi nei corridoietti nascosti o salire sui terrazzi più alti dei vari palazzi interni per trovare angoli tranquilli da cui buttare l'occhio sulla valle, magari nascosti da grate di pietra che nascondevano le donne dagli sguardi indiscreti. Questo è uno dei monumenti più visitati del Rajastan, ci sarà pure un motivo. L'importante è non farsi prendere dall'ansia di seminare le frotte di venditori. Il fatto che i visitatori siano tanti diventa così un vantaggio, quello di suddividere i cacciatori che se vedono un deciso disinteresse passano alla vittima successiva. Comunque se riesci a rimanere per un poco in qualche bovindo appartato, con l'aria fresca che corre attraverso l'arabesco delle geometrie dei fori delle finestre, puoi goderti panorami unici. Puoi uscirne passando davanti ai gabinetti vecchi di quattro secoli, sorprendentemente avanzati. Qui il ricco era molto più viziato e comodo che in Europa, bisogna dirlo, da noi all'epoca giravano solo vasi da notte nelle regge, poi gettavano il tutto dalla finestra. La ricchezza e la potenza di questi, tutto sommato, piccoli regni, la rivedi poi a Jaipur.Inservienti del City Palace
Dimensioni e raffinatezza delle costruzioni, sorprendono assolutamente. Tutta la città vecchia circondata dalle mura è ormai assediata dalla folla del nostro secolo che ne invade le strade con il suo traffico pervasivo e supponente. Un seguito di porte colorate, ben sette successive, la azzurra, la rossa, la nera e così via fino ad arrivare ai cortili più interni che immettono nel City Palace, con le sue costruzioni che racchiudono i tesori dei regnanti passati, sono anche passaggio obbligato per tutti coloro che adesso la popolano, ci vivono, commerciano ogni genere di merci, di cui i bazar che lo circondano completamente, traboccano. La città rosa ha un suo fascino marcato, conosciuto e visto in mille immagini, ma passeggiarci dentro lascia sempre un senso di euforia che culmina davanti al Palazzo dei venti, la mirabolante facciata che aggetta sul corso principale su cui si svolgevano feste e sfilate, costituito come un Lego roseo di mattoncini traforati dietro ognuno dei quali ti pare ancora di scorgere centinaia di occhi curiosi,destinati a non uscirne mai . Un teatro di parchi verticali di sette piani dietro i quali non c'è più nulla se non le scale per accedervi, per dare un poco di sfogo alla vita di una prigione dorata.Un custode
Da lì, o meglio ancora dal minareto dell'antica moschea, puoi vedere tutta la città ed il palazzo dall'alto, un colpo d'occhio che vale la salita degli erti scalini. Pensa sempre che le signore se li facevano ben volentieri, pur di dare un'occhiata a quanto accadeva in città. Da fuori sale il rumore sordo della vita convulsa, il brusio del traffico, della folla del mercato, la puzza di scappamenti e di vacche che vagolano e gli odori di spezia che salgono dalle bancarelle di street food che friggono pentoloni di samosa e pakora.. I grandi saloni ricoperti di specchietti e di vetri colorati, le mille miniature, i grandi contenitori d'argento per l'acqua del Gange senza i quali il Maharaja non si muoveva dal palazzo, rimangono sotto, ai tuoi piedi, gremiti e violati da una folla di intrusi paganti che ne sporcano la purezza, ma anche qui pecunia non olet. Lontane le punte delle costruzioni dell'osservatorio astronomico si levano verso il cielo anche se hanno ormai smesso di misurare latitudini e altezza di costellazioni, stelle e orbite di pianeti, eclittiche ed tempi di eclissi. I sacerdoti sono ormai ombre di un passato lontano. Soli, all'ombra quieta dei grandi alberi, gli autisti degli autobus aspettano che lo loro mandria si raggruppi per spostarla al prossimo punto di sosta.Turisti
SURVIVAL KITJaipur - La città rosa, che ha assunto questo colore come dimostrazione di accoglienza da parte del maharaja in occasione della visita del re inglese. Almeno tre milioni di abitanti, ricca di monumenti celebri è una delle cinque città, tappe d'obbligo del Rajastan di cui è il capoluogo. I punti che non si possono saltare sono:
Uno degli strumenti dell'osservatorio
City Palace - Ingresso 300R + m/c foto - Al centro della città vecchia, contiene tutti i palazzi da visitare. Vale la pena soffermarcisi almeno un paio d'ore, per vedere i vari ambienti e i musei interni. Salone del trono maestoso, foto vietate pena multa di 500 R. C'è un bar all'ingresso se avete bisogno di acqua. Gli inservienti ed i custodi sono tutti in costume tradizionale.Amber Fort. A pochi chilometri da Jaipur, serve una mattinata per la visita. Ingresso 1000 R (cumulatiovo che serve anche per i palazzi e musei della città. Salita in elefante (con coda) 1100 R.(per due persone). Magnifiche vedute sulla valle. Obbligatorio.
Hawa Mahal - Palazzo dei venti. Il monumento più noto e più bello della città. Consiste di una facciata di 5 piani che domina la via principale, con i suoi bovindi traforati come merletti di arenaria. Si sale attraverso strette scalette di ripidi gradini. Attenzione a non scivolare. Bella vista su tutto il complesso. (Ingresso 200 R)
Jantar Mantar - (200 R) - E' un grande giardino dove sorgono una serie di costruzioni che sono strumenti astronomici molti sofisticati, utilizzabili ancora oggi per la loro precisione di calcolo.
Scolaresca in attesa di entrare al Forte
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