Nel 1967 il produttore Charles K. Feldman propose alla Columbia Pictures di realizzare un film su 007 basandosi sul soggetto originale di Casino Royale di Ian Fleming. Come abbiamo visto nei post precedenti, infatti, la Eon di Cubby Broccoli deteneva i diritti per lo schermo su tutte le opere di Fleming fatta eccezione per Casino Royale, i cui diritti erano stati venduti nel 1954 quando venne realizzato il Casino Royale televisivo della Climax!
David Niven e Deborah Kerr abbattono "cedRRRoni" esplosivi
Alla Columbia non parve vero di poter sfruttare il traino di un nome già consolidato (sebbene arrivato all'epoca "solo" al quarto capitolo: Thunderball) e ingaggiò per l'occasione un cast stratosferico, stanziando sì un budget più basso di quelli con cui lavorava la EON, ma comunque ragguardevole. Feldman in un primo momento ingaggiò il pluripremiato sceneggiatore Ben Hecht (Notorious), in seguito pare che il plot sia stato riscritto quasi completamente da Billy Wilder, per finire nelle mani dei più anonimi Mankowitz, Law e Sayers. In tutta sincerità non so se fin dall'inizio l'idea fosse quella di realizzare una parodia e non un film "serio".
Sta di fatto che la produzione della pellicola, forse anche a causa di un cast di attori-primedonne, presto sfuggì ad ogni controllo, come testimoniato dal rapido succedersi di numerosi registi alla direzione dell'opera: Ken Hughes (Schiavo d'amore), Robert Parrish (Lo sperone insanguinato), John Huston e Val Guest, che si trovò a tentare di dare un senso a quanto girato fino a quel momento (con il titolo di coordinating director...che neanche al ministero!).
All'uscita del film il costo finale era lievitato a ben dodici milioni di dollari, il doppio rispetto a quanto preventivato e molto di più rispetto a You only live twice, uscito nello stesso anno e costato "solo" nove milioni e mezzo!
Come in ogni film di 007 che si rispetti non possono mancare i gadgets della sezione Q, come un Rolex Oyster Perpetual dotato di videocomunicazione e una penna stilografica che spruzza gas velenoso negli occhi di chi la usa. Anche la SMERSH (la sezione omicidi del KGB che nella versione della EON prese il nome di SPECTRE, perdendo al contempo la connotazione sovietica) ha a disposizione giochini divertenti come ricetrasmittenti celate in canne da pesca e in cornamuse, galli cedroni meccanici (ed esplosivi) e un furgone-bomba telecomandato.
Daliah Lavi - The detainer
Il cast è straordinario: James Bond è interpretato da David Niven (che Fleming avrebbe voluto al posto di Sean Connery nella serie ufficiale), Le Chiffre ha volto e corpo di Orson Welles, mentre Peter Sellers interpreta il "teorico del baccarat" Evelyn Tremble, prontamente ribattezzato James Bond (per confondere la SMERSH). Woody Allen, infine, è il misterioso Dr. Noah (parodia del Dr. No dell'omonimo primo film con Connery), l'uomo che tira i fili della macchinazione.
Jacqueline Bisset - Miss Goodthighs
Difficile tenere il conto delle Bond girls:
Deborah Kerr è l'agente Mimi, incaricata di distruggere l'immagine di Bond/Niven dimostrandone l'amoralità; finirà col fallire la propria missione e innamorersene perdutamente!
Ursula Andress dopo essere entrata - in bikini - nella storia come prima Bond girl "protagonista" in Dr. No, si toglie la soddisfazione di eesere anche la prima a impersonare Vesper Lynd.
Jacqueline Bisset è Miss Goodthighs (Bellagamba in italiano), una seducente agente dello SMERSH, Daliah Lavi (Lord Jim con Peter O' Toole) è l'agente incaricata di verificare il buon esito dell'addestramento degli agenti dell'MI6 a resistere alla seduzione femminile; Barbara Bouchet è Miss Moneypenny, o meglio sua figlia, visto che a quanto dice il suo personaggio la madre si è fatta suora dopo ani di attesa della fatidica dichiarazione da parte di 007. Joanna Pettet (qualche apparizione in Fantasilandia e Love Boat) è invece Mata Bond, la figlia di James Bond e Mata Hari!
Ursula Andress - Vesper Lynd
Numerosissime le apparizioni ed i cameo: John Huston, Jean Paul Belmondo, William Holden, Charles Boyer, Peter O'Toole, Geraldine Chaplin, Angela Scoular qui è Buttercup, la ragazza nella vasca da bagno: sarà anche Bond girl "ufficiale" nel 1969. Caroline Munro invece dovrà aspettare fino al 1977 e La spia che mi amava.
Barbara Bouchet - Miss Moneypenny
Come avrete ormai capito, nella produzione di questa pellicola il casino ha regnato sovrano (perdonate il gioco di parole, ma un'occasione così non mi capiterà più): durante la lavorazione Orson Welles e Peter Sellers neanche si parlavano (la partita a baccarat è stata girata in due momenti separati), Sellers era stressato dalla crisi del suo matrimonio con Britt Ekland (sara Bond girl in L'uomo dalla pistola d'oro), roso dalla gelosia verso Welles e Woody Allen e per di piùavrebbe voluto però recitare la sua parte "in serio" e non come parodia, arrivando ad ingaggiare uno sceneggiatore perchè scrivesse le battute del suo personaggio.
Gelosie, invidie e la mancanza di una gestione unitaria del progetto fanno sì che questo si salvi solo per la qualità del cast, per la bellezza delle scenografie psichedeliche e per la vena di incontenibile follia che lo pervade. Il liberatorio finale è emblematico: butta definitivamente in vacca tutto quanto con tanto di pellerossa paracadutisti, foche ballerine, cariche di cowboy, scimmie astronaute e chi più ne ha più ne metta!
Joanna Pettet - Mata Bond
Un punto di forza del film è la colonna sonora basata sulla musica di Burt Bacharach (The look of love fu candidata all'Oscar, senza vincerlo peraltro). Non perdetevi la incredibile versione italiana Lo sguardo d'amore nella scena in cui Tremble si reca a casa di Vesper.
Il tema del film è Casino Royale di Herb Alpert & The Tijuana Brass ormai è un classico al pari delle più famose canzoni della serie "originale" di 007.
Nonostante il film sia stato impietosamente (e correttamente, almeno da un punto di vista "accademico") stroncato dalla critica, si risolse comunque in un successo commerciale, incassando quasi tre volte più di quanto speso. Orson Welles attribuì il successo di pubblico alla attrattività della locandina con la donna tatuata (vedi foto all'inizio del post), ed io non saprei dargli torto!
Ci stiamo avvicinando alla fine di questa lunghissima carrellata dedicata ai film di 007. Resta però ancora un capitolo importante, cioè il ritorno di Sean Connery in una produzione "apocrifa" del 1983: Mai dire mai. Ve ne darò conto nel prossimo e conclusivo post!
Woody Allen - Dr. Noah
1967 - James Bond 007 - Casino Royale Regia: John Huston, Val Guest, Ken Hughes, Joseph McGrath,Robert Parrish Scenografia: Michael Stringer Costumi: Julie Harris