Jamie Marks Is Dead (USA 2014) Regia: Carter Smith Sceneggiatura: Carter Smith Ispirato al romanzo: One for Sorrow di Christopher Barzak Cast: Cameron Monaghan, Morgan Saylor, Liv Tyler, Judy Greer, Noah Silver, Brett DelBuono, Connor Antico Genere: mortale Se ti piace guarda anche: Il sesto senso, Donnie Darko, Amabili resti, Resta anche domani, The Leftovers
Jamie Marks Is Dead è un film deprimente. D'altra parte, già il titolo mi doveva far venire il sospetto e infatti me l'aveva fatto venire. Solo che a me i film deprimenti in genere piacciono, perché io di base sono un emo. Intendo però quei film “piacevolmente deprimenti”, quelli che smuovono qualcosa dentro, che fanno emozionare, che fanno piangere per la loro tristezza. Jamie Marks Is Dead è invece un film deprimente sotto tutti i punti di vista, tranne quello del deprimente emozionante.
La cosa che più colpisce è l'apatia dei personaggi rappresentati. C'erano una volta i teenager ribelli, come negli anni '50 e '60, o anche solo dei teenager depressi, come nel periodo d'oro del grunge nei '90. Dei teenager che comunque provavano qualcosa. I protagonisti di questo film invece sono del tutto vuoti. Sono già morti senza saperlo. La storia qui raccontata è già sentita e strasentita, al cinema così come nei notiziari. Un ragazzino, Jamie Marks, viene trovato morto. Non si sa perché e non si sa chi l'abbia ucciso. A differenza di altre vicende simili, come quella di Twin Peaks, l'omicidio misterioso non riguarda una ragazza popolare, bensì un tipo che a scuola non si filava nessuno. Nemmeno i losers se lo cagavano. Un ragazzo invisibile, che però da morto appare al protagonista del film in carne e ossa... Non vi spoilero niente di più, nel caso vogliate vedervi questo film, cosa che io vi sconsiglio assolutamente.
"Jamie Marks is dead...
Ma James Ford, invece, niente?"
Jamie Marks Is Dead da qui in poi procede tra echi di miei cult personali sospesi tra la vita e la morte come Amabili resti e Donnie Darko, ma siamo davvero distanti anni luce da entrambi, così come da Il sesto senso, che la tematica affrontata sembrerebbe richiamare. Questo moribondo Jamie Marks è una visione che si trascina stancamente come un cadavere, in cui potrebbe succedere di tutto e invece non succede un bel niente. Il protagonista è interpretato da un inespressivo Cameron Monaghan, il rosso di Shameless che sul grande schermo non sembra funzionare, si veda anche The Giver - Il mondo di Jonas, e passa il suo tempo a parlare e a giocare con il fantasma di questo Jamie Marks. Se pensate che la cosa possa essere divertente, vi sbagliate di grosso. Ciliegina sulla torta: c'è pure Morgan Saylor, la teenager odiosa della serie tv Homeland che qui fa la parte della... teenager odiosa. Dimenticate Ghostbusters, Ghost o qualunque altra pellicola fantasmatica. Qui vi ritroverete di fronte a un fantasma sì, ma solo al fantasma di un film. Un film che aveva tutte le carte in regola per essere affascinante, misterioso, inquietante... Invece, niente di tutto questo. È solo apatico. Apatico e deprimente. Jamie Marks è morto. E insieme a lui anche il cinema. (voto 4-/10)
E adesso, per ripigliarci da tutta questa depressione, una bella botta di allegria gratuita regalata da questa immagine. Grazie Matteo Salvini! O meglio, grazie Progetto Kitten!