Qualcosa avevamo anticipato, sulla bella esposizione di Jamie Reid presentata alla Galleria Civica di Modena pochi giorni fa e visitabile fino al prossimo 6 Gennaio. La collezione di dipinti, disegni, spettacolari collage e fotografie rappresenta una summa dell’opera del grafico del punk, segnata dal talento comunicativo quasi pubblicitario e attraversata dalla rabbia giovanile e anarchica di un artista che ha ideato molte delle immagini simbolo del primo punk britannico.
photo – Prisca Amoroso; Sara Ferrarini; Facebook
Nel primo salone della mostra, nella Galleria Civica modenese a Palazzo Santa Margherita, l’opera che dà il nome all’intera esposizione: Ragged Kingdom, un’installazione composta da quattro tepee, le accoglienti tende indiane, che creano un’atmosfera calda e tranquilla, in contrasto con i collage sulle pareti, aggressivi e dissacratori, che raccolgono alcuni dei simboli dell’iconografia punk. I richiami al mondo sciamanico appartengono invece alla produzione recente di Reid. All’interno dei tepee, dipinti dall’artista, oggetti diversi: un letto, un posacenere, due borse, cuscini, e alcune pile di fogli stampati da raccogliere, per costruire il proprio personale catalogo della mostra. E’ divertente entrare in ciascuna tenda, scoprirne l’atmosfera e l’arredo, tutti diversi e originali, e fermarsi a scegliere le immagini da portare con sé – io le ho prese quasi tutte.
Al piano superiore invece circa sessanta disegni, dipinti, collage,fotografie che raccontano in sintesi la carriera artistica di Reid a partire dagli esordi, e molto del materiale nato dalla collaborazione con i Sex Pistols. Di impatto il grande collage Mural (quasi 8 metri di lunghezza) e i famosissimi autobus destinazione Nowhere, opera grafica simbolo della cultura britannica contemporanea. Distribuito nella Galleria, il magazine Civico103, n.13, dedicato a Jamie Reid e con un racconto di Enzo Mansueto, autore di Lumi di punk.