L’École des Italiens – Museo Immaginario
Chiuso per un anno
Chiuso per un anno. Ma potremmo anche vietare l’ingresso per sempre. Neghiamo l’accesso, ma all’interno l’attività sarà febbrile. Dentro, le cose succederanno inesorabilmente: i quadri ci saranno, gli artisti saranno presenti con le loro opere, le luci saranno sempre accese. Gli eventi saranno garantiti da un programma impeccabile. Dentro le opere, fuori i visitatori.
Per un anno la soglia non potrà più essere varcata, né in entrata né in uscita. Perché, nei tempi in cui viviamo, si entra e si esce dalle gallerie d’arte con troppa disinvoltura, peggio che nel Grand Hotel frequentato da Greta Garbo e John Barrymore. Andare avanti e indietro come formiche impazzite è diventata l’unica attività praticata. Forse perché oltre la porta, dentro e fuori, c’è poco da scoprire, niente che giustifichi la sosta. Solo un viavai ossessivo che conferma l’assenza, sempre meno giustificata, di un pensiero o di un’idea di nuovo eroici.
È per amore che abbiamo deciso di negare l’arte ai curiosi, ai mondani di professione, ai presenzialisti del nulla. Per un anno, dunque, vi inviteremo a delle vere mostre, che potrete solo “spiare” attraverso piccole aperture praticate sui vetri delle finestre oscurate da giornali. Perché all’interno ci saranno dei lavori in corso. Frenetici.
Vogliamo riaffermare l’idea che la galleria è un luogo dove si entra per partecipare a un mistero. Un luogo che merita rispetto. Che pretende decoro, severità di comportamenti e sobrietà di abiti.
Per un anno sarà chiusa soltanto la porta d’ingresso. Dopo, però, potremmo essere anche più drastici, decidendo di murarla definitivamente. E se mai ci venisse voglia di ospitare qualcuno lo faremmo anche noi come il divino e malinconico Pontormo: calando una scala di legno dalla finestra. A nostro insindacabile piacimento.
Prima mostra della serie «Chiuso per un anno»
Jan Konupek
Giugno – Luglio 2011
L’École des Italiens – Museo Immaginario
Domodossola, via Mellerio
Jan Konupek (1883 – 1950)
Pittore, illustratore ed incisore, Jan Konupek, nasce nel 1883 a Mladá Boleslav (Boemia Orientale), dopo pochi anni si trasferisce a Praga con la famiglia.
Alcuni tra i maggiori architetti del tempo furono suoi docenti alla Scuola Superiore di Tecniche Figurative.
Nel 1910 con altri artisti (Kobliha, Váchal..) fonda il gruppo Sursum.
Nel 1912 inizia a creare il primo di vari cicli grafici, dedicati a figure come Amleto, Cristo, Don Giovanni, Ercole.
Per molti anni insegna alla Scuola Statale di Grafica e collabora con diverse riviste.
Muore a Nové Mêsto (Boemia Orientale) nel 1950.
Scrisse Konupek nell’autobiografico Hodina Hermova, “ciò che io faccio non è che una registrazione e una riproduzione di impressioni ed accadimenti dell’incessante pellegrinaggio nella grande spirale della vita”. Una trascrizione quasi automatica di fatti regolati altrove, dei quali sarebbe vano cercare le motivazioni. “Sono determinista, - continua Konupek – non solo credo, ma sono convinto che una mano estranea mi conduca e mi spinga in avanti. Non mi ribello. Sarebbe inutile resistere”.
Konupek si nutre di enigmi. Furori mistici e frenesie visionarie si inseguono in lui secondo sorde e misteriose euritmie; le sue opere, come scrisse Frantisek Kobliha nel saggio che gli dedicò nel 1943, sono “cristallizzazioni di sogni”. E infatti, come cristalli, le sue visioni sono nitide e chiare, spesso la resa grafica è di un netto realismo che a volte diviene quasi vignetta. E questo disegno saldo, ben fatto, è la cifra degli artisti filosofi, come aveva già notato Baudelaire.
L’arte di Konupek, così come i soggetti delle sue opere, è fuori del tempo, è simbolismo senza età; e nella sua corsa in quello che Georg Trakl chiamò “raggiante precipizio del sole” egli fu, e non poteva essere altrimenti, cosmicamente solo.----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Giovane ingegnere napoletano a Praga: “Via da Napoli e dall’Italia ho trovato...
Foto: Il Fatto Quotidiano Vincenzo Chianese, 26enne programmatore informatico di Napoli, ha scelto di lasciare la sua terra per volare a Praga a causa di... Leggere il seguito
Il 08 giugno 2015 da Vesuviolive
INFORMAZIONE REGIONALE -
Il mio "68"
Certo, a ripensarci, la straordinaria la pagina di storia vissuta dalla mia generazione, quella che nel sessant'otto e dintorni aveva vent'anni, diventa... Leggere il seguito
Il 08 giugno 2015 da Bernardrieux
INFORMAZIONE REGIONALE, POLITICA, POLITICA ITALIA -
Liquid art System presenta As in the Sky, so on the Earth
di Elisa Anfuso 6 giugno - 26 giugno 2015. Opening con l’artista Sabato 6 giugno 2015, ore 18 Alla Square Gallery di Positano in Via dei Mulini, 16 Liquid art... Leggere il seguito
Il 04 giugno 2015 da Massimocapodanno
INFORMAZIONE REGIONALE -
Prospettive di una città
A Praga i senza fissa dimora diventano guide turisticheVisitare Praga da una prospettiva completamente diversa: quella degli homeless che abitano le sue strade. Leggere il seguito
Il 26 maggio 2015 da Simone D'Angelo
SOCIETÀ -
La rivoluzione colorata in macedonia
In Macedonia sta andando in scena una Majdan 2.0, con poche variazioni nella sceneggiatura. E’ un film già visto in tante occasioni. Da Praga a Il Cairo, dal... Leggere il seguito
Il 20 maggio 2015 da Conflittiestrategie
POLITICA, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA -
Rassegna musicale Senti che musica
Giovedì 21 maggio 2015, alle ore 19, presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce, si terrà la rassegna musicale “Senti che musica”, un’iniziativa che ha lo scop... Leggere il seguito
Il 19 maggio 2015 da Studioartesia
CULTURA, INFORMAZIONE REGIONALE