Jane Austen. 200th Anniversary
SognandoLeggendo. Lo Speciale.
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Orgoglio e pregiudizio (1995)
Il Telefilm.
Eccoci con la nuova puntata dello speciale dedicato alla recensione del famoso adattamento televisivo dell’intramontabile romanzo di Jane Austen, datato 1995, “Orgoglio e Pregiudizio”. Con la partecipazione di Colin Firth nei panni di Mr. Darcy e Jennifer Ehle in quelli di Elizabeth Bennett.
Scheda Info
Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Titolo Originale: Pride and prejudice
Ideatore: Jane Austen
Genere: Rosa; Costume
Stagioni: 1 stagione
Puntate per stagione: 6
Durata singola puntata: 55 minuti
Telefilm: Terminato
Paese: Gran Bretagna
Rete Britannica: BBC
Rete Italiana: Rete 4.
Lingua Originale: Inglese
Interpreti: Colin Firth, Jennifer Ehle, Crispin Bonham-Carter, Benjamin Whitrow.
In Italia nel: 1995
Voto:
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=2a81908KO6U
Trama: L’arrivo di Bingley a Netherfield scuote la tranquilla vita della provincia, in particolare quella della signora Bennett, che ne vuole subito approfittare per riuscire a maritare almeno una delle cinque figlie. Ma Bingley giunge in compagnia del misterioso e scontroso signor Darcy, che non passa inosservato neanche alla più ribelle delle sorelle Bennett, Elizabeth…
Recensione
di Mirko De Gasperis
A distanza di quasi vent’anni, quest’adattamento datato 1995 dell’opera più famosa fra quelle di Jane Austen rimane la più convincente e quella che continua a riscuotere maggiore consenso, soprattutto fra gli ammiratori della scrittrice inglese. Ma sarebbe riduttivo tentare di spiegarne i motivi limitandosi a focalizzare la questione sulla grande fedeltà al romanzo, quando in realtà i perché della riuscita vanno ricercati altrove.
Il rischio nel quale poteva incorrere quest’adattamento, tanto fedele al romanzo, era quello di apparire una semplice copia-carbone, privo di una propria autonomia, come spesso è capitato anche ad altri adattamenti o pellicole. Al contrario, l’intera serie respira di vita propria, soprattutto grazie all’uso di diversi personaggi in maniera originale: la goffaggine del cugino Collins, che viene sfruttata per creare situazioni comiche; la contrapposizione tra la civetteria di Lydia e Kitty e il carattere ombroso di Mary, per animare e alleggerire l’ambiente familiare dei Bennett, anche quando le tematiche si fanno più serie. Proprio il mix di ironia vivace e il rispetto dello spirito dell’opera sono la carta vincente della serie. C’è un ottimo bilanciamento tra la fedeltà ad alcuni passaggi del romanzo e il coraggio di “tradire” l’opera con diverse riletture, uno spostamento sulla coppia Darcy-Elizabeth, quando, invece, nel romanzo quest’ultima aveva un maggiore monopolio della narrazione, e l’inserimento di situazioni nuove, per delineare meglio i rapporti fra i personaggi (vedi la riuscita scena del lago, assente nel romanzo).
L’intera mirabile ricostruzione storica salta all’occhio per la ricercatezza degli oggetti, dell’arredo e dei costumi dell’epoca (ricevendo un premio agli Emmy), specialmente considerando che si tratta di una produzione televisiva, anche se di un milione di sterline a puntata (!).
Simon Langton, regista televisivo, compie il proprio dovere, con uno stile sobrio, al completo servizio della storia, dimostrandosi, comunque, anche convincente per alcune trovate e movimenti di macchina, come la scena nella quale il signor Darcy spia Elizabeth, intenta a danzare.
Gli attori sono tutti nella parte e adatti al proprio ruolo: a partire da Benjamin Whitrow, con un convincente signor Bennett, e Alison Steadman, in quello della consorte. Ma senza dubbio è l’interpretazione di Colin Firth (premio Oscar per Il discorso del re) a spiccare su tutti e a lasciare il segno: l’attore inglese dà vita a un Darcy ottimo, sfruttando uno stile di recitazione sobrio e volutamente sottotono, per delineare il carattere scontroso del personaggio che gli regalerà fama internazionale, lanciandolo nello star-system. Ancora oggi, schiere di fans della Austen lo definiscono come il miglior Darcy in assoluto (con buona pace di un certo Sir Laurence Olivier…). Al suo fianco, Jennifer Ehle se la cava, senza infamia e senza lode, risultando più convincente nei momenti ironici del personaggio, che non in quelli romantici.
In definitiva, l’intera serie convince e la durata di quasi sei ore non appare mai ridondante, anzi, sfrutta la durata per rendere interessanti anche aspetti e personaggi secondari dell’opera, restituendone la completezza e riuscendo a coinvolgere anche chi il libro non lo ha mai letto.
Info e Curiosità
Helen Fielding, l’autrice de “Il diario di Bridget Jones”, ha ammesso di aver preso grande ispirazione proprio dalla serie televisiva del’95. Infatti, quando ci fu l’adattamento cinematografico di Bridget Jones, la Fielding, tramite il suo ruolo di produttrice, richiese proprio Colin Firth per la parte di Mark Darcy, l’amore della protagonista.
Le puntate del nostro speciale su Jane Austen e le sue opere:
i link successivi alla puntata che avete appena visionato si attiveranno di giorno in giorno, mano a mano che gli articoli verranno pubblicati.
- #1 - Jane Austen. 200th Anniversary – Duecento e non sentirli…
- #2 – Ritratto di Jane. Biografia, note e approfondimenti sulla vita della scrittrice.
- #3 - Recensione di Ragione e Sentimento
- #4 - Jane Austen al cinema. Parte 1
- #5 - Recensione di Orgoglio e Pregiudizio
- #6 - Il Telefilm. Orgoglio e Pregiudizio (1995)
- #7 – Racconto “Betrayal and innocence” di Monica Serra
- #8 – Recensione di Mansfield Park
- #9 – Racconto “Steamfield Park” di Monica Serra
- #10 - Recensione di Emma
- #11 – Jane Austen al cinema. Parte 2
- #12 - Recensione di L’abbazia di Northanger
- #13 – Racconto “Northanger Abbey’s Secret” di Monica Serra
- #14 – Recensione di Persuasione
- #15 – Avvistamenti da Pemberly. Alcune opere moderne ispirate ai classici austiani.
- #16 – Recensione de Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grunge
- #17 - Manga tratti dalle opere austiane
- #18 – …
Stay tuned!