Jane non lo dice ma la santa acciaieria è in diffida: recente la conferenza dei servizi

Creato il 01 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Sbuffano, rombano, digrignano i denti, esalano vapori, fumi. Vivono, ma sì. Anche le acciaierie hanno un’anima. Provano sentimenti, si offendono, forse ridono. Hanno comunque bisogno non solo di affetto. Necessarie sono anche le cure mediche.

La malattia, per così dire, è stata diagnostica dal Servizio Ambiente dell’amministrazione provinciale con una diagnosi, anzi diffida.

Sì, l’Acciaieria, il tempio dei templi, è stata diffidata.

Jane Alquati, assessora, l’ha presentata come modello ecologico ecc. ecc. ma la diffida ambientale c’era e c’è, recentemente si è anche riunito l’Osservatorio Arvedi (clicca qui) oltre alla conferenza dei servizi. L’amministrazione provinciale guarda caso ha dimenticato di pubblicare gli allegati (anche questa volta) ma pazienza, li richiederemo. Sono problemi che gli impianti che svolgono lavorazioni complicate su metalli di quel genere solitamente incontrano e devono risolvere. Questioni serie, da non minimizzare mai. Basta dormire nei dintorni per rendersene conto.

La conferenza dei servizi si è tenuta e i rappresentanti dell’Acciaieria hanno mostrato i piani per risolvere i noti problemi riguardanti i rumori, l’abbattimento dei fumi, che quindi ci sono anche se il giornale La Provincia lascia intuire l’Acciaieria è dotata di virtù miracolose, perché quando funziona le pm10 addirittura calano (!!!!).

Vincenzina ama la fabbrica (per ricordare Jannacci), ma stavolta qualcuno ha un po’ esagerato.

Presentati i programmi per migliorare lo smaltimento delle acque meteoriche, l’eliminazione dei boati… Un rapido corso di convivenza, in modo che l’Acciaieria possa convivere con i vicini di casa di cavatigozzi e Spinadesco – e Sesto ed Uniti.

Per il momento resta l’impegno dell’industria a realizzare i provvedimenti necessari ad adempiere la diffida entro alcune settimane. Saranno collocati fonometri, si valuterà il risultato raggiunto. La conferenza dei servizi era necessaria ma interlocutoria: è un indispensabile passaggio, non di più.

Intanto il sindaco di Spinadesco ha chiesto la disponibilità, con maggiore frequenza, della centralina fissa di Spinadesco, che indica lo stato di salute dell’aria, la presenza di pm10, ozono e altre diavolerie che perseguitano la val padana e cremona in particolare. Altre città stanno meglio.

Riporto l’intero documento, in attesa della disponibilità degli allegati.

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