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Janette Turner Ospital: Orfeo Perduto

Creato il 10 maggio 2011 da Mdalcin @marcodalcin

Janette Turner Ospital: Orfeo Perduto

Di romanzi che parlano di giovani innamorati c’è ne sono talmente tanti e se poi questi personaggi sono anche degli artisti stai sicuro che un tuo pubblico lo trovi perché in fondo la letteratura non può che essere questo, indicare una via, una strada da seguire o da evitare, soprattutto ai giovani che di vie aperte ne hanno tante, io chissà quante volte in passato ho letto di ragazzi che facevano delle vite appassionanti e avrei voluto essere loro, fare le stesse cose che fanno e immedesimarmi e pensare che una vita così, che una testa così, anche io vorrei averla ma poi leggi romanzi come questo di Janette Turner Ospital e leggi che lei si chiama Leela è un genio della matematica che studia la musica e la matematica ed è la migliore e poi il suo ragazzo Misha che è un musicista bravissimo e si incontrano nella metropolitana forse di Londra o in America e si innamorano e lui è pure un tipo interessante, enigmatico che non si capisce mai se è una brava persona o uno stronzo, se innamorato o non gliene freghi nulla.

Misha sembra che sia un terrorista e in quarta di copertina dicono che è un terrorista, una recensione che ho letto addirittura diceva che era il libro definitivo sul terrorismo ma poi leggendolo ti accorgi che in realtà lui è solo “sospettato” di terrorismo, ma è uno sbaglio, hanno preso un granchio, è una brava persona, la sua colpa è di avere origini mediorientali e frequentare una moschea; entra in contatto con dei terroristi ma lui non c’centra nulla, non lo sapeva nemmeno, allora forse capisci che è stato scritto, costruito, per vendere più libri perché il tema terrorismo è un argomento che piace anche a chi di solito non legge niente.

Non che non sia scritto bene anzi si vede che è scrittrice professionista, usa una lingua tagliente, idee brillanti, uno stile puntale, però e come se fosse una storia inutile, o finta, puzza di plastica, senza la vita vera che ci scorre dentro e ti trovi a leggere una finzione che sei cosciente che è una finzione a e allora il gioco perde la magia. Storie d’amore tra due ragazzi che sono super intelligenti e meglio degli altri una storia così è già stata scritta mille volte e che senso ha riscriverla? Mi chiedo che senso ha rileggerla se altri autori hanno già sviscerato l’argomento e non so dire quanto mi sarebbe piaciuto essere uno di loro, ma quando hai vent’anni è una cosa diversa, adesso che ne ho qualcuno di più e so che la mia vita non potrà più riservami le possibilità che ha riservato ai protagonisti di questi romanzi il mio interesse verso la pagina scema.

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