Ai più attenti non sarà sfuggito il crescente interesse generale nei confronti della cultura orientale e del Giappone in particolare.
Il Giappone è, infatti, un Paese affascinante, ma con dinamiche sociali radicalmente diverse da quelle europee e italiane e, per quanto si possa subirne la fascinazione, vi ci si avvicina sempre con un certo timore reverenziale.
È quello che è successo a Lucia Biagi, fumettista pisana ma torinese d’adozione, autrice per la Zandegù di una particolare guida a fumetti del Giappone, intitolata Japanize me.
Il suo interesse per il Sol Levante è nato attraverso i manga e nel tempo è cresciuto, insieme alla passione per il kawaii1 e per tutti i personaggi teneri e strambi dell’immaginario fumettistico nipponico. Alla curiosità iniziale si è poi affiancato il desiderio di informarsi in merito alla cultura e alla letteratura di questo Paese, fino a maturare l’idea di visitare il Giappone, progetto concretizzatosi nel 2010 e parzialmente raccontato in Japanize me.
Questa guida – disponibile esclusivamente in formato elettronico, come tutte le pubblicazioni Zandegù – è il primo capitolo di una serie dedicata all’esplorazione del Giappone, compiuta da Lucia Biagi insieme al suo compagno Alessio e, nella finzione fumettistica, a una mascotte immaginaria, il cane Bolso.
Qui l’illustratrice, che racconta l’esperienza in prima persona, porta il lettore alla scoperta di Tokyo, dando spazio specialmente agli aspetti e ai luoghi più pop della metropoli, fra sale per il karaoke, neko cafè e negozi affollati di oggetti del desiderio, senza far mancare una tappa al museo Ghibli.
Oltre alla buona dose di autentico stupore e ironia – necessari per affrontare l’incontro con le mille diversità della cultura giapponese e saper sorridere degli immancabili equivoci e degli imprevisti – l’autrice struttura il suo fumetto in modo da ottenere un prodotto non solo divertente e piacevole, ma anche utile per il viaggiatore più o meno improvvisato.
Lucia Biagi suggerisce così indirizzi, disegna mappe e dispensa consigli per organizzare al meglio e vivere a pieno un soggiorno che potrebbe altrimenti rivelarsi complicato. E, cosa non meno importante, i lettori sono messi in guardia rispetto agli errori da non ripetere perché già commessi dai protagonisti.
L’autrice, inoltre, arricchisce il racconto di viaggio riportando divertenti episodi vissuti in prima persona e mostrando l’incontro con una coppia di amici giapponesi, episodio che permette di toccare con mano quanto il modo di rapportarsi agli altri di questo popolo sia dissimile da quello occidentale, con una tale attenzione alla cura dell’ospite e alle buone maniere da renderlo quasi criptico.
Quanto all’aspetto grafico, Lucia Biagi sceglie per le sue tavole la studiata confusione tipica dei diari di viaggio, quasi si tenesse tra le mani un quaderno di appunti presi alla rinfusa, ma allo stesso tempo di facile comprensione e grande piacevolezza visiva.
La scelta dei colori si attesta sull’originale tricromia ocra – carta da zucchero – grigio, su sfondo bianco, con un equilibrato uso dei neri e dei retìni, che rende la lettura su supporto elettronico assai riposante.
Quello che delude in Japanize me è proprio il fatto che il racconto del soggiorno si interrompa sul più bello, dopo 35 pagine, quando ormai il lettore è preso dalla scoperta delle tante curiosità illustrate e dalle spiritose avventure di Lucia e Alessio, con la consapevolezza che si sia accompagnati i protagonisti solo per una parte della loro esperienza. Un’esperienza che tanti amanti della cultura giapponese sognano di fare almeno una volta nella propria vita.
Abbiamo parlato di:
Japanize Me. Guida a fumetti del Giappone – Level One
Lucia Biagi
Zandegù, 2014
39 pagine, e-book, colori, 4,99 €
ISBN: 978-88-89831-42-7