In questi giorni, sul web e sui giornali, si sente molto spesso parlare del grande Javier Zanetti. Ma com’è la sua storia? I fan più sfegatati, ovviamente, la conosceranno già. Ma noi vogliamo raccontarla a chi ne sa un po’ meno e a chi, magari, vuole ripercorrerla pur sapendola a memoria.
Javier Zanetti è nato a Buenos Aires nel 1973, precisamente il 10 agosto, ed è un dirigente sportivo e un ex calciatore argentino, che ha giocato nel ruolo di difensore o centrocampista, nonché l’attuale vicepresidente dell’Inter. E’ appassionato di calcio fin da quando era bambino, in particolar modo da quando l’Argentina di Kempes e Passarella vinse il campionato mondiale di calcio proprio in casa. Giocava quindi già a calcio ma, a causa del suo fisico troppo gracile, fu costretto a passare un anno di inattività in cui aiutò suo padre nel suo lavoro: faceva il muratore. In questo modo riuscì ad aumentare la sua massa muscolare nonché la sua altezza e, dopo aver seguito una dieta a base di proteine consigliatagli dal suo medico, ricominciò a giocare a calcio. Iniziò a giocare nel Talleres, squadra in cui però non riuscì ad ottenere un contratto professionistico e così, per aiutare la sua famiglia economicamente, iniziò anche a fare altri lavoretti. Ovviamente giocare a calcio e fare altri due o tre lavori, non gli permetteva di concentrarsi bene su una cosa soltanto e, perciò, le situazione per Zanetti divenne insostenibile. Fu allora che la dirigenza del Talleres gli fece firmare il suo primo contratto da professionista. Nel 1993 entra a far parte della massima serie al Banfield e, dopo un’altra stagione con la squadra argentina, grazie alla sua bravura, viene acquistato dal presidente dell’Inter Massimo Moratti.
Il 1995 fu l’anno in cui Zanetti ebbe il suo esordio italiano. In questo anno, infatti, Giuseppe Bergomi si ritirò dai campi e Javier divenne il capitano dell’Inter. E’ un grande uomo, definito da tutti un gentiluomo per la sua correttezza sul campo e nella vita nonché per la sua presenza anche in campo sociale: il suo impegno principale in quest ultimo campo, infatti, è quello di aiutare i ragazzi argentini della Foundacion Papi.