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Je suis Charlie

Creato il 07 gennaio 2015 da Ant
Doveva esserci un post di ben altro genere in questa pagina ma, purtroppo, non è andata così.Oggi, mentre lasciavo felicemente il posto di lavoro con il mio bagaglio di sonno e stanchezza, mi è capitato di sentire frasi inquietanti, sussurrate a danti stretti dalla folla di persone che entravano o uscivano: "Arabi di ***" - "Bastar**" - "Besti**"  - "Mostr**" e tutto un campionario di insulti, auguri e maledizioni di ogni genere verso Maometto, Allah, l'Islam, Isis, il profeta e tre quarti del loro vicinato. Come un ebete ho proseguito nella mia strada, senza capire granché.Infatti, in principio non mi era ben chiaro cosa stesse succedendo o cosa fosse realmente accaduto, ma molto presto la vicenda ha assunto contorni più chiari e definiti...e allucinanti.Ho dovuto cambiare il programma della serata, ho dovuto mandare al diavolo il divano tentatore, il (meritato) relax previsto dal protocollo, per potermi dedicare alle terrificanti notizie che giungevano da Parigi. Allora vai con tv, web, radio e vicini per capire qualcosa.Il posacenere colmo di cicche e fiumi di caffè per restare vigile...e le palle che giravano come in un luna park.
Cazz', proprio Parigi! Ero li solo poche settimane fa! Alla faccia dell'integrazione!
Beh, qui di solito non propongo notizie di cronaca (salvo rare eccezioni) non mi occupo di religione (salvo per prenderne distanza e sottolinearne la mia assoluta estraneità) non mi occupo di satira (salvo per difenderla quando subentrano censura e minacce).I fanatici musulmani - che non sono affatto quattro gatti, come qualcuno ingenuamente può pensare - avevano già iniziato questo tipo di "caccia grossa" in occasione di pubblicazioni di libri, vignette, film e ogni piccola stupidaggine che potesse in qualche modo offendere la loro sensibilità di uomini pii e devoti e di donne con il guinzaglio corto. Eh si, sono "uomini" sensibili, molto sensibili.
In Nord Europa, e nel mondo, sono tantissimi gli artisti costretti a vivere sotto scorta e privi della libertà in casa propria. Qualche volta sono stati anche barbaramente uccisi (vedi il regista Theo Van Gogh); innumerevoli volte sono stati assaliti, contestati e insultati in pubblico, altre volte sono stati contestati anche da altri "colleghi" occidentali...Mi viene in mente l'intervento del noto vignettista Vauro in una trasmissione di Santoro che inveiva senza pudore contro le opere dei suoi colleghi danesi. Mi aveva turbato molto. Non l'ho capito allora e non lo capisco adesso...Infatti ho smesso di guardare le sue vignette. Ma - è triste da dire - una buona parte della sinistra italiota ha sempre avuto uno strano e morboso rapporto di "stima - paura - comprensione - invidia" con il fanatismo religioso (solo quello di matrice islamica, però). Se penso agli attacchi subiti in Italia (non in medio oriente, in Italia) nell'ultima parte della sua vita da Oriana Fallaci, mi viene il voltastomaco ancora adesso. Beh, si può essere d'accordo o no con quei suoi ultimi scritti, ma la censura proprio no, gente. La censura e l'odio per chi esprime le proprie idee non c'erano nulla con una sinistra moderna e libera... Alla scrittrice le era stato dedicato anche un un "bellissimo" testo di una canzone dove le si augurava che il suo cancro avesse la meglio (la band in questione erano i Laghetto) e questo solo perché lei aveva espresso il suo parere sull'Islam.Nonostante il dilagare dell'auto-censura europea quando si tratta di Islam, qualcuno ha continuato a fare satira sull'argomento (nessuno, ovviamente, in Italia), ma forse è troppo tardi: il germe del fanatismo dilaga ormai in tutto l'occidente con un numero infinito di attentati in tutto il pianeta, la caccia ai cristiani, le conversioni forzate, la distruzione di monumenti, chiese e opere patrimonio dell'umanità (vedi i Buddha di Bamiyan). Si, non si può più fermare ma qui in Occidente siamo quasi tutti complici - a volte inconsapevoli, a volte no - di questa feccia.
La religione ha sempre fatto danni disastrosi in questo pianeta di merda, da sempre. Ma ora, cazzo, non siamo più nel medioevo. È tempo di evolversi, cara umanità, cari umani.
La satira non si tocca. La libertà non si tocca.
Eppure la sede di Charlie Hebdo è stata già attaccata più volte, completamente bruciata nel 2011, sempre a causa di una vignetta satirica su Maometto. La scorta della polizia non è servita a niente se non a far crescere il numero dei morti.Ora ci sono 12 morti, forse più...12 morti per la libertà. E tre bastardi infami ancora liberi in giro per Parigi.
Libertè Egalitè Fraternitè.
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Je suis Charlie
Questo è tutto.
Dopo questo post tutto sarà diverso: perderò qualche lettore, perderò consensi, ma non si può tacere. Mai più.
R.I.P.

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