Scrivere "Jeans e cioccolato" è stato divertente.
Non avevo una trama in mente quando ho incominciato. Sapevo solo poche cose:
- sapevo di voler scrivere un romanzo;
- sapevo lo stile che volevo dargli, l'impronta umoristica degli chic lit, quel retrogusto ironico che lo rende divertente e leggero, e probabilmente di buona compagnia;
- sapevo che la protagonista sarebbe stata una donna (nonché narratrice diretta);
- e non sapevo altro!
Praticamente la trama è venuta da sé, i personaggi hanno preso forma strada facendo, rigo dopo rigo, parola dopo parola, non avevo alcuna aspettativa né volevo impormene.
Solo una volta giunta più o meno a metà romanzo, mi sono resa conto che la trama si era praticamente creata da sé, che stavo portando avanti una storia, solo allora diventava inevitabile farmi pensieri su come la storia si sarebbe dovuta concludere, sull'evoluzione dei miei personaggi e degli episodi.
"Jeans e cioccolato" è un romanzo nato dalla spontaneità, né più né meno.
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