Jepsen Erling , L’Arte di piangere in coro , Voland

Creato il 30 agosto 2013 da Atlantidelibri

Siamo in Danimarca, intorno agli anni 50, e nella famiglia del lattaio è appena arrivato il televisore (si può scegliere tra il canale danese, più noioso, e quello tedesco, più “popolare”). Il giovane e innocente protagonista non è certo di capire i grandi, la sua forza sta in quel papà che è infallibile. Il potere della parola è forte anche in Danimarca, e grazie a quella il capofamiglia può farsi ascoltare e strappare lacrime in quella che è la sua specialità, recitare orazioni funebri. Ma ogni famiglia nasconde i suoi segreti, e quella raccontata con grande forza comica da Jepsen Erling non fa eccezione.

E toccherà al più piccolo cercare di sbrogliare la situazione…

Jepsen Erling  ,  L’Arte di piangere in coro , Voland

Danimarca – Copenàghen (Photo credit: Wikipedia)

traduzione di Bruno Berni

In piccola cittadina danese, il figlio undicenne del lattaio trascorre la maggior parte del suo tempo a osservare il mondo e a tentare di fare contento il padre per cui ha un’ammirazione sconfinata. Questo padre, quasi eroe, è in realtà un uomo dispotico e depresso il cui unico talento è recitare commoventi orazioni funebri. E così al bambino non resta che sperare in un crescente numero di defunti… Esilarante e tragico. Irrestistibile.

  



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