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JESUS FRANCO AND THE DROGAS, Alien Peyote

Creato il 09 ottobre 2014 da The New Noise @TheNewNoiseIt

JFATD

Quattro anni, tanto ci hanno fatto aspettare i Jesus Franco And The Drogas per offrirci un nuovo piatto tex-mex, infarcito di habanero e annaffiato di Mezcal, figlio incestuoso della frontiera e della prateria, in fuga verso Tijuana e cresciuto in qualche riserva Hopi. Rispetto a prima, manca il basso e si è aggiunta una chitarra, il che nulla toglie al magma sonoro di casa Drogas, ma va ad aggiungere un che di spaziale, quasi si fossero fermati a guardare le stelle sdraiati nel deserto, ovviamente dopo aver degustato peyote doc. Così, i suoni a tratti si dilatano e perdono nitidezza nei contorni, come dei miraggi sulla terra arsa dal sole, mentre in altri momenti sembrano al contrario sterzare verso Detroit e le chitarre si buttano a macinare riff degni di MC5 e Stooges, oppure si lanciano in melodie sghembe con il suono twang che dirotta la ciurma verso il garage più sguaiato e lisergico. Insomma, c’è tanta carne al fuoco in questo Alien Peyote, eppure non si dubita neanche un attimo di avere a che fare con il buon vecchio Jesus Franco e i suoi Drogas, merito anche di quel folle saldamente ancorato al microfono, il sacerdote un po’ santo, un po’ (molto) bandido che risponde al nome di Refo e si erge sul pulpito a celebrare il rito con i suoi Ray Ban d’ordinanza e la bottiglia in mano, giusto un attimo prima di gettarsi sulla batteria. Chi li ha visti in azione dal vivo sa di cosa sono capaci, gli altri si dovranno accontentare delle mie parole e fare un atto di fede, magari non torneranno a camminare ma di sicuro noteranno un miglioramento di umore, che in fondo è quello che si promette e si offre durante le soste del carrozzone presso le fiere di paese, complice finto miracolato compreso nel prezzo. Tutto il resto è superfluo, fuffa per turisti un tanto all’etto, qui invece sangue e merda puzzano sul serio, pulp più di una nottata al Titty Twister, ingrifanti più di Santanico Pandemonium che balla sui tavoli. Ma fate attenzione che sulle note di “Young Men’s Guru” i musicisti si trasformano davvero in vampiri e buttano tutto in noise come Amphetamine Reptile comanda(va). Serve altro?

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