JEWMIA Jewelry rental, Marco Matranga: noleggio gioielli e arte orafa made in Italy

Creato il 06 agosto 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Anello in argento, perle naturali ed agata blu realizzato da un particolare del guanto di S. Biagio (opera realizzata dalle Nobiles Officinae nel XIII sec): da qualunque angolazione lo si guardi, l’anello mette in evidenza la CRUX

JEWMIA Jewelry rentalMarco Matranga: il primo portale di noleggio gioielli europeo e il suo ideatore. Da Tiraz – corner di goielli storici e unici – a Palazzo Reale di Palermo, fino all’idea del gioiello in affitto. Un modo nuovo di pensare, desiderare, indossare, mettere in mostra  - una mostra temporanea – il meglio dell’arte orafa. Nuova cultura e civiltà del lusso: contro la crisi, la riscossa di una grande artigianalità, tutta italiana, che esporta nel mondo. Daniela Basadelli Delegà ha intervistato Marco Matranga di Jewmia per MAE Milano Arte Expo. >>

Nato a Palermo sotto il segno della Vergine, si laurea a 22 anni (lettere classiche) ed entra subito nei licei palermitani come insegnante di latino e greco. Contemporaneamente alla docenza, segue l’azienda creata dal padre (Michele Matranga & C), artigiano orafo di straordinaria eccellenza: due righe per presentare Marco Matranga, imprenditore innamorato dell’arte orafa che ci parla di sè e della sua esperienza:  “Il gioiello tout court, potrebbe essere di per sè poco affascinante e così il mondo della gioielleria, ma se lo vedi nascere…Un poeta, Carducci, si definiva artiere della parola, unendo indissolubilmente il fare artigiano con quello cerebrale dell’intelletto, ed io altro non ho fatto che conciliare queste due anime per il superiore interesse della nostra arte (orafa?-intellettuale?- entrambe?)

Marco Matranga

Nasce per mia iniziativa una linea di gioielleria per uomo esclusiva che presentiamo al JA di New York ed al JCK di Las Vegas (gioielli unici realizzati dal cav. Michele Matranga, mio padre), sempre su mia “caparbia” iniziativa, nasce il primo punto vendita esterno (S.Vito Lo Capo, TP) con una formula assolutamente nuova: CORNER ATTIVO C/O una STRUTTURA ALBERGHIERA (non una semplice vetrina, ma uno store-in-store).

Il successo di questa iniziativa si ripete ad ISCHIA. Altra operazione imprenditoriale di prestigio da me fortemente voluta è stata la ri-nascita del Tiraz, un corner di gioielleria all’interno del Palazzo Reale di Palermo: ho ricreato l’antica nobilis officina (esistente al tempo di Federico II), ricreando a mano (è sempre mio padre a realizzare i gioielli) gioielli unici che riprendono i motivi del Palazzo (Cristo pantocrate, leone della stanza di re Ruggero, camaleuco di Costanza d’Altavilla etc)

Il Tiraz

La nostra reputazione è ovviamente cresciuta in maniera esponenziale (solo a Palazzo Reale transitano circa 650.000 visitatori all’anno) e con questa anche la nostra voglia di smuovere il mercato facendo “cartello” con i nostri colleghi.

Orecchini che riproducono un particolare del Camaleuco di Costanza d’Altavilla

Nel 2010 è nata l’idea di Jewmiahttp://www.jewmia.it/ - nel 2011, visto il seguito ottenuto con il portale di noleggio preziosi, ho aperto Jewmia anche alla vendita, creando, dopo il primo portale di noleggio gioielli europeo, il primo outlet di preziosi d’Europa. La “summa” del mio percorso? Il pay-off della nostra azienda di famiglia: rem tene, verba sequentur (stima e tieni in alta considerazione la sostanza delle cose, il chiacchericcio (parole) viene dopo!)

Quale riflessione  ha portato Marco Matranga alla creazione di Jewmia?

Medaglione in argento 925 cesellato e sbalzato a mano raffigurante il cristo pantocrate (elemento pittorico fondamentale della cappella Palatina, all’interno del Palazzo Reale di Palermo)

Provare ad uscire da un ciclo economico negativo che sta mettendo in ginocchio l’intero settore dei PREZIOSI. La realtà del noleggio negli States è più che rodata, è un business da svariati milioni di dollari annui e soprattutto rappresenta un “must” tra VIP e alta-borghesia. Perchè dunque non importare in Europa un concetto cool che potesse dare al contempo respiro agli operatori del settore e la “possibilità” di noleggiare “sogni” a prezzi possibili, a chi ha sempre amato contrassegnare il proprio look con gioielli preziosi? Sicuramente oltre all’esigenza di trovare una via di fuga l’idea di noleggiare gioielli nasce anche dal fatto che oggi il vero lusso è cambiare, che oggi è più agile e sfarzoso possedere che avere la proprietà di un qualcosa. Uno studio americano ha rilevato che la produzione dei beni di lusso è così veloce che qualunque prodotto del lusso è già vecchio dopo solo 3 settimane dalla sua immissione nel mercato: a che vale dunque avere la proprietà di qualcosa che già nasce vecchio? Chi può deve sfoggiare tanto e spesso, non badando a spese, non caricandosi oneri di custodia, e soprattutto mirando al top: ecco dunque il perchè dell’affermazione del noleggio dei beni preziosi. Dalle auto agli yacht, dagli aerei privati alle concierge…ed ora anche i gioielli.

Quanto ritiene sia importante oggi l’esibire il bello e artisticamente prezioso in una società poliedrica dove le “regole” estetiche sembrano avere le declinazioni più disparate?

Se Jewmia ha successo è solo perchè esibire “l’artisticamente prezioso” ha ancora una presa fortissima sul pubblico, indipendentemente dalle degenerazioni a cui la società moderna ci sta pian piano abituando. Ho parlo di artisticamente prezioso e non di bello giacchè per dirla con la lingua dei nostri padri de gustibus non est disputandum, ma “l’artisticamente prezioso” è un valore che “vince di mille secoli il silenzio”. Jewmia ha voluto solo spostare l’arte orafa del made-in-italy dal chiuso delle botteghe artigiane al web, una pazzia? Avreste mai pensato di comprare scarpe ed abiti sartoriali su internet? E’ arrivato anche il momento dei gioielli.

Personalmente trovo molto interessante la possibilità di accedere a un bene – quale che sia, anche un’opera d’arte – noleggiandolo per un periodo di tempo da concordare e Jewmia permette di appagare vanità e desiderio di apparire. Come ha reagito il mercato italiano alle sue raffinate proposte on line?

Il mercato italiano è sempre il meno adatto alle sperimentazioni. C’è diffidenza, c’è pregiudizio, ma

cav. Michele Matranga

soprattutto c’è paura del nuovo. Tempo fa sono stato contattato da un marchio di assoluto prestigio della gioielleria italiana famosa nel mondo, e la responsabile del marketing ebbe a dirmi senza mezzi termini “l’idea è vincente, il futuro è il web ma in Italia siamo ancora nel mesozoico”. Di certo non sono così catastrofista, ma stando ai numeri l’Italia è l’ultimo dei mercati che ci sta premiando. C’è difficoltà a fare squadra in Italia, per cui capita che il produttore di gioielli londinese ci cerchi, chieda entusiasta di entrare nel circuito di Jewmia per noleggiare o vendere i propri beni (di recente è nato all’interno di Jewmia il JPO, acronimo di JewelsPrivateOutlet, e cioè la sezione vendita del portale), in Italia, nel migliore dei casi, ti snobbano.

Jewmia ha la prerogativa di proporre gioielli per ogni occasione anche le più esclusive, ricorda qualche evento particolare in cui ci si è rivolti alla vostra offerta?

La più grande soddisfazione in assoluto è stato noleggiare un gioiello ad una cittadina svizzera (Lugano): come se un cubano decidesse di fumare un sigaro palermitano! So di non avere compiutamente risposto alla domanda, ma in effetti, tranne che per le nozze, non siamo quasi mai informati degli eventi o delle occasioni a cui partecipano i ns clienti. Ciò che posso dirLe è che chi noleggia è solo gente che ama contrassegnare con un gioiello prezioso il proprio look.

Pensa di allargare la rete di artisti e gioiellieri che convergono già a Jewmia con le proprie creazioni?

Certamente, l’obiettivo è quello di creare un catalogo quanto più ricco ed eterogeneo possibile in grado di far sognare qualunque utente e soprattutto in grado di poter esaudire qualunque loro desiderio.

Grazie per la collaborazione e per la sua significativa impronta artistica

Daniela Basadelli Delegà

camaleuco di Costanza d’Altavilla

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ufficio stampa ANANCHE
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MAE Milano Arte Expo (milanoartexpo@gmail.com) ringrazia Marco Matranga e Daniela Basadelli Delegà

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