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Jim Nisbet, Dannati non muoiono, Fanucci

Creato il 05 marzo 2012 da Atlantidelibri
Vive a San Francisco, dove costruisce mobili, però ha pubblicato quattro romanzi che lo hanno consacrato come affermato autore di noir \ hard-boiled, dal tono originale. Ritorna in libreria il suo primo libro, già in catalogo per Fabbri, con un inedito finale

 

Jim Nisbet, Dannati non muoiono, Fanucci

 

Ho sempre voluto scuoiare una donna.’ Questo è il folgorante incipit di I dannati non muoiono. Queste sono le parole che l’investigatore privato Martin Windrow trova scritte su un foglio di carta in una macchina da scrivere nell’appartamento accanto a quello di Virginia Sarapath, vittima di un efferato omicidio avvenuto la notte precedente. Forse, sono le semplici farneticazioni di uno scrittore fallito che ama origliare o, forse, è la traccia di un movente per un assassino in fuga. Le prime indagini rivelano che la donna, al momento dell’aggressione, si trovava a letto con un uomo, travolta da un amplesso sfrenato. Un gioco erotico che si è spinto oltre o una messinscena per coprire qualcosa di più oscuro? Inizia così la caccia al presunto colpevole o forse all’unico testimone che è in grado di svelare un intricato mondo sotterraneo fatto di sesso e droga, e di un piacere morboso che svela il labile confine tra amore e odio. Una complessa storia sui rapporti tra vittime e carnefici in un noir a tinte fosche – qui arricchito di un finale inedito, espressamente scritto da Jim Nisbet per Timecrime – che ha rappresentato l’esordio del più ‘maledetto’ dei maestri del crime, forte di una penna che Michael Connelly ha definito come ‘più acuminata di un milione di spade.’

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