Scopro per caso, di essere stata nominata da ginnysofy una simpatica ragazzina, al tag dei 3 desideri, il cui copyright va a Laura del blog racconti dal passato (brava!).
Le tre cose che chiederei per me sono 1) Sapienza 2) Fortezza 3) Giustizia
“Te la sbrighi così?” In realtà il tag è una mera scusa per prendere l’abbrivio con un ripasso di un paio di cose sulla storia del genio della lampada. Storia intesa come history e non story, cioè cultura araba e non fanfaluche (in ogni caso non avrei avuto nessuno da nominare visto che i tutti blogger che seguo lo hanno già fatto questo giochino).
Mi scuso con chi, musulmano, potrebbe trovare questo post superficiale e in più punti inesatto, ma il mio intento è solo d’essere il più corretta possibile per quanto il trattare un simile argomento in poche righe consenta di esserlo.
Il genio della lampada, quello con cui simpatizziamo nei cartoni animati della Disney o in vecchie serie televisive come “Strega per amore” (il titolo è un classico esempio di “ci sta come i cavoli a merenda“, visto che la protagonista era a tutti gli effetti un genio e non una strega, – qui l’incontro – prima puntata, notare la fiasca, di cui spiego l’importanza nel prosieguo) sono parodie carine, ma di qualcosa che così pacioccone non è. Resta hollywoodiano, ma almeno rende di più l’idea, la saga Wishmaster 1,2,3,4, dove il jinn è quasi carino (o non terrorizza come dovrebbe), ma perlomeno fa il cattivo.
Perché quello che noi chiamiamo genio è il jinn, qualcosa di dannatamente serio, e lo si può trovare, oltre che nella cultura e letteratura, anche nei testi di demonologia arabi, prima e dopo il Profeta e nel Corano stesso. Ossia, si ha a che fare con simil-demoni, possessioni, esorcismi, cose che, lo si voglia o no, accomunano tradizioni cristiane, ebraiche ed islamiche.
Il jinn è un’entità soprannaturale, la sua natura è diversa da quella angelica (o demoniaca) perché non totalmente spirituale, e la sua indole è malvagia. Sebbene si presenti agli umani come benevolo e protettivo, lo fa per distruggerli, annientarli (la buona e dolce vecchina che regala la mela rossa e avvelenata a Biancaneve style).
La cultura e la letteratura araba, soprattutto prima di Maometto, sono zeppe di storie di jinn racchiusi in fiaschi di vetro (molto più raramente anche in lampade ma suona meglio dire “il genio della lampada magica” piuttosto che “il jinn nella fiasca di vetro”, vero?).
Da Maometto in poi invece si cerca di incanalare ed ordinare tutte le varie credenze sul Jinn. Se ne accetta l’esistenza, anzi il credere al jinn è parte integrante del credo musulmano.
Si dice che non proprio tutti i jinn siano malvagi, poiché alcuni si sarebbero convertiti ascoltando le parole del Profeta, da lui stesso quando era ancora vivente, perché anche ai jinn è stata data la possibilità di accettare o rifiutare l’Islam. Esistono anche loro grazie all’intervento di Allah ed ebbero origine dal fuoco.
Pur essendo innumerevoli gli antichi testi che ne trattano, scritti prima del Profeta, i musulmani son tenuti a conoscere i jinn solo attraverso quel poco che Allah ha rivelato nel Corano. Se Allah è stato parco nello spiegare cosa siano i jinn è perchè sono quelle le cose sufficienti e necessarie da sapere, allontanarsi dei versetti coranici e cercare di scoprirne di più potrebbe far cadere nell’inganno.
Possono prendere le sembianze umane, tutte meno quelle del Profeta, o di animali, soprattutto cani neri, perché il colore nero concentra la loro forza, o sembrare fantasmi, o fingersi spiriti di defunti. Si nutrono di sterco e ossa, mangiano e bevono con la sinistra, hanno due corna, possono accoppiarsi con umani, siedono fra l’ombra e il sole, girovagano fra rovine, case abbandonate, deserti, cimiteri, ma più di ogni altra cosa prediligono i luoghi corrotti dove l’ingiustizia fa da padrona.
Suggeriscono il futuro ai maghi o a chi cerca di conoscerlo con la magia, ma i jinn sono tendenzialmente bugiardi e anche quando sembrano dire la verità è solo per preparare un futuro inganno. Rivolgersi ai maghi o alla magia è da miscredenti che scelgono di ascoltare i jinn bugiardi invece che di fidarsi di Allah che, se cela il futuro è perché è bene che resti segreto.
Soprattutto mai e poi mai chiedere al jinn di esaudire un desiderio. Forse questo si avvererà ma con il suo odio furente farà in modo che ti si rivolga contro fino a distruggerti.
Non possono nuocere ai buoni musulmani poiché il Corano è potente.
Possono infine entrare e possedere un corpo umano. Le persone (che si sia o meno buoni musulmani) subiscono la possessione dei jinn (soltanto dei jinn anche se a volte questi raccontano di essere delle anime di defunti, spesso parenti) e per liberarle, gli esorcisti impiegano complessi rituali esorcistici.
Qui finalmente arriviamo al genio della lampada o a quello della fiasca di vetro!
In tutti gli antichi rituali esorcistici, per quanto sempre diversi in qualcosa uno dall’altro, vi erano sempre degli elementi onnipresenti di cui non si poteva fare a meno. Un minimo di oggetti, che corrispondevano ad una fiasca di vetro (ma si poteva supplire con una lampada ad olio di quelle chiuse) e una candela bianca e poi preghiere agli angeli santi e la recita degli scongiuri .
Si costringe il jinn a rivelare il suo nome. Una una volta rivelato il nome, il jinn diventa vulnerabile, grida forte e dolorosamente attraverso l’umano, allora gli si intima di uscire dal corpo del posseduto per entrare immediatamente nella fiasca di vetro. Catturato e rinchiuso nella fiasca di vetro, il jinn rimane prigioniero e si termina l’esorcismo gli scongiuri finali. I testi di demonologia non riportano istruzioni sul cosa farne o come liberarsi della fiasca prigione del jinn ma si è all’unisono concordi che la miglior cosa da fare sia gettarla in un luogo molto lontano e il più deserto possibile in modo che il jinn non venga mai più ritrovato e inavertitamente liberato da alcuno.
State facendo una vacanza nel deserto e durante un’escursione trovate una strana bottiglia/lampada antica che vi attrae? Lasciatela là!!!
“Eh, vabbè, ma queste son robe da 1000 e una notte“.
No, per niente… finisco con tre esempi di video Utube ben più recenti dei tempi della bella Sharāzād.
Jinn notizia data al telegiornale qualcosa di anomalo viene ripreso e, persino al telegiornate ritengono che potrebbe trattarsi di un jinn.
Jinn simil fantasma noi, simili video li intitoliamo “real ghost” altrove invece “real jinn”
Jinn esorcismo ce ne sono tanti di video con esorcismi e liberazione dai jinn; ho scelto apposta questo, senza colori e poco nitido perché i volti si vedono ma non chiaramente. Per tutelare le persone riprese. Quel che succede si capisce lo stesso.
ps: tempo fa, è capitato anche a me di scattare queste foto strane. Le avevo pensate tutte come ipotesi senza venirne a capo. Vuoi vedere che era un jinn?
bloody ivy