Harry Potter e il Calice di fuoco è il libro della svolta. Come molti altri autori J.K. Rowling ha strutturato la sua saga in modo da dargli due tipi di trame, una a breve termine e una a lungo termine. Quella a breve termine si risolve nel libro che il lettore sta leggendo. In Harry Potter e la pietra filosofale Harry, dopo aver scoperto di essere un mago e aver iniziato a esplorare un mondo a lui (e al lettore) del tutto sconosciuto deve impedire che un misterioso nemico metta le mani sulla pietra filosofale. In Harry Potter e la camera dei segreti deve scoprire l'identità di colui che sta terrorizzando Hogwarts con continue aggressioni, aggressioni che solo per una serie di casi fortuiti non fanno vittime come invece era accaduto ai tempi di Mirtilla Malcontenta, e venire a patti con una voce che solo lui può sentire. In Harry Potter e il prigioniero di Azkaban Harry deve guardarsi le spalle da un pericoloso evaso. Tutte queste trame si risolvono all'interno del libro che pone il problema, e ogni libro svolge anche la funzione di far conoscere meglio il mondo dei maghi e di portare in scena nuovi personaggi. Ma tutti i libri sono attraversati da una trama a lungo termine, e a questo punto è ormai evidente che quel problema, il ritorno di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, sarà risolto nel settimo e ultimo libro, quando finalmente Harry Potter e Voldemort si affronteranno. Non è uno spoiler il fatto che il confronto ci sarà, è evidente dalla struttura stessa della storia, uno spoiler sarebbe parlare della modalità dello scontro, anche se sono parecchi anni che le vicende di Harry sono note a tutti gli appassionati.

Harry Potter e la pietra filosofale è stato presentato dalla Rowling a colui che sarebbe diventato il suo agente e poi alle case editrici e al pubblico come un libro per bambini. La sua pubblicazione risale al 1997 nell'edizione originale, al 1998 in quella italiana. Harry Potter e la camera dei segreti è apparso rispettivamente nel 1998 e 1999, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban nel 1999 e 2000. Harry Potter e il calice di fuoco è del 2000 (2001 in traduzione), ed è il libro con cui mi sono accorta che esisteva una serie di libri dedicata a un personaggio di nome Harry Potter. Ho iniziato a lavorare in libreria a fine 2001, internet era molto meno diffuso e per me qualcosa di totalmente sconosciuto, ho impiegato un po' a notare i romanzi. Comunque con il trascorrere degli anni da un lato la Rowling sapeva che i suoi lettori, almeno quelli che avevano iniziata a leggerla fin dall'inizio, stavano crescendo, e dall'altro si è resa conto che anche molti adulti leggevano i suoi romanzi. Quanto è stato consapevole il cambiamento, voluto per adeguarsi al pubblico, e quanto legato alla trama stessa della storia?

Nel complesso alcuni punti del libro mi convincono poco, ma la storia si legge che è un piacere (anche se la prima volta ho faticato con la Coppa del mondo di quidditch) e l'intera saga acquista molto in profondità. Quelli di Harry Potter da qui in poi non sono più libri per bambini.
Questa voce è stata pubblicata in fantasy e realtà, impressioni di lettura e contrassegnata con J.K. Rowling. Contrassegna il permalink.
