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Joachim: "Il doping c’è sempre stato e sempre ci sarà. Ferrari un genio»

Creato il 11 novembre 2012 da Bigfruit @ciclismonelcuor
" Dal punto di vista dello stipendio o della fama, ho il rammarico di non aver lavorato con Ferrari ". Sulle pagine di Le Quotidien, l’ex corridore lussemburghese Benoit Joachim, compagno di squadra di Lance Armstrong dal 1999 al 2006 in Us Postal e Discovery Channel, non nasconde, paragonando la sua carriera a quelli di altri, il dispiacere di non essersi mai dopato, definendo il dottor Michele Ferrari "un genio", "un uomo migliore di molti ricercatori che lavorano per la lotta contro il doping". Joachim, 36 anni, ritiratosi dopo aver corso nell’ultima stagione con il team Continental lussemburghese Differdange, fu trovato positivo nel 2000 al nandrolone e per il suo ex capitano Armstrong ha solo parole di ammirazione: "Resta un grande campione e l’indagine dell’Usada è ridicola. L’ho letta, e tutte le accuse contro di lui si basano sulle testimonianze di corridori americani. Io, che sono stato nove anni agli ordini di Johan Bruyneel, ancora non sono stato interrogato dagli investigatori".
Joachim, che vanta anche una stagione all’Astana e quattro titoli nazionali, è anche certo che “non vi sono prove certe nelle parole di quei corridori (Hamilton, Leipheimer, Zabriskie, Hincapie, ndr), che hanno guadagnato un sacco di soldi grazie ad Armstrong e che "il doping, nel ciclismo, c’è sempre stato e sempre ci sarà".

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