La riforma del mercato del lavoro che, chissà perché, in Italia ha preso il nome di Jobs Act, non è una porcheria perché permette ai datori di lavoro di licenziare con maggior facilità, è molto peggio.
Per quanto una persona razionale faccia sforzi fuori dal comune, davvero gli risulta impossibile comprendere come i maggiori esponenti delle forze politiche che hanno concorso all’approvazione di una legge così importante immediatamente dopo il voto abbiano visioni assolutamente contrapposte non su aspetti marginali, ma addirittura rispetto a chi debba essere applicata questa riforma.
Non è possibile!
Ma stavolta l’espressione deve essere intesa in senso letterale.
Non è possibile che possa accedere una cosa simile, sicuramente ci stanno prendendo per i fondelli, non c’è altra spiegazione, ma stavolta proprio “di brutto”.
Dato che non è assolutamente ammissibile che chi ha proposto la legge e poi, dopo infinite discussioni, l’ha anche approvata, non sapesse se dovesse essere applicata anche ai lavoratori pubblici, che, ricordo, non sono quattro gatti, bensì milioni e milioni, beh! Non può altro che essere andata così:
Allora, il Governo doveva fare una riforma del mercato del lavoro, ce l’aveva chiesta l’Europa, ma non importa, facciamo pure finta che fosse un’idea di Renzi. L’attuale esecutivo, ricordo, è formato dal Partito Democratico, dal Nuovo Centro Destra e da Scelta Civica.
Allora il 99,9% dei dipendenti pubblici che si reca alle urne vota per il PD, mentre qualche lavoratore dipendente del settore privato ed alcuni autonomi (pochi per la verità) votano Ncd e SC.
Ed allora dato che il Jobs Act è una riforma che, nell’accezione comune, “toglie tutele” ai lavoratori, se fosse applicato anche ai dipendenti pubblici il PD perderebbe dei voti, mentre se fosse applicato soltanto al settore privato sarebbero l’Ncd e SC a perdere voti perché verrebbe interpretata come l’ennesima beffa nei confronti dei privati e l’ennesimo privilegio per il pubblico impiego.
Occorreva trovare un compromesso, ma era praticamente impossibile, era come trovare una terza via nella scelta fra testa o croce.
Ma voi cari lettori, come me d’altronde, sottovalutate l’infinita fantasia della quale sono dotati i politici italiani, anzi più che di fantasia si dovrebbe parlare di faccia di bronzo. Sono proprio incapaci di provare vergogna e non si fermano davanti a nulla pur di continuare a sedersi su quelle poltrone.
ED ECCO QUINDI LA SOLUZIONE
Noi tutti, Partito Democratico, Nuovo Centro Destra e Scelta Civica approviamo il Jobs Act, ma appena votato il PD può dire che si applica solo ai lavoratori del settore privato, e non ai dipendenti pubblici, mentre l’Ncd e SC sosterranno che invece è valido per tutti i dipendenti.
Fantastico!
E Renzi?
Da che parte sta?
Renzi, novello Ponzio Pilato, annuncia in pompa magna: “Sarà il Parlamento a decidere”
Unico!!! Insuperabile!!!
E poi c’è chi dice che il Parlamento in Italia non conta nulla!!!
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro