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JOCELYN KELLEY: L'orgoglio di un cavaliere

Creato il 01 giugno 2011 da Aghi

TITOLO : L’orgoglio di un cavaliere
AUTRICE: Jocelyn Kelley
TITOLO ORIGINALE: A Knight Like No Other
USCITA ITALIANA: I romanzi 777, agosto 2007
GIUDIZIO PERSONALE:JOCELYN KELLEY: L'orgoglio di un cavaliereJOCELYN KELLEY: L'orgoglio di un cavaliereJOCELYN KELLEY: L'orgoglio di un cavaliereJOCELYN KELLEY: L'orgoglio di un cavaliere
UN INCROCIO DI SPADE, UN’UNIONE DI CUORI
Lady Avisa de Vere, cresciuta nel convento di St Jude ha ricevuto un’accurata educazione femminile e addestramento di un cavaliere. Estremamente abile con la spada, Avisa viene scelta dalla regina d’Inghilterra per proteggere sir Christian Lovell, un suo figlioccio deciso a tutto pur di riconquistare l’onore perduto a causa del tradimento del padre. Tra gli innumerevoli pericoli che dovranno affrontare, i due giovani sapranno riconoscere il sorgere di un travolgente sentimento?
Un medievale davvero carino e originale e spero che la serie sia tutta all’altezza.
In Inghilterra, la regina Eleonora ha fondato il convento di St Jude dove le ragazze che vi abitano (e alcune prendono i voti) sono educate alla conoscenza delle lettere ma anche delle tecniche di combattimento con la spada, e non solo. La nostra protagonista, Avisa de Vere, è un’insegnante, oltre ad essersi votata alla vita in quel monastero dove è stata lasciata dalla sua famiglia ancora bambina. Le sorelle del monastero rappresentano, però, un piccolo esercito agli ordini della regina, la quale si presenta ad Avisa con la richiesta di impedire al nipote di presentarsi nella città di Canterbury dove si incontreranno suo marito, re Enrico, e l’arcivescovo Thomas Becket e dove, prevedibilmente, scoppieranno disordini che lo potrebbero mettere in pericolo. Nonostante Avisa non voglia uscire dal nido protettivo dell’abbazia, è costretta ad accettare l’incarico. Per questo inventa uno stratagemma e si presenta come una fanciulla bisognosa d’aiuto che deve liberare la sorella tenuta prigioniera.
Christian Lovellsi sta recando a Canterbury per porre la sua spada al servizio del re, cercando in questo modo di lavare la macchia delle vergogna del tradimento che il padre avrebbe commesso consegnandosi nelle mani di re Stefano, nemico del vecchio Enrico. Christian è disposto a fare di tutto e non può certo rifiutarsi di andare in soccorso di una donna quando gli viene chiesto aiuto. La donna in questione, però, è abilissima nel brandire la spada, nel combattere anche con gli uomini e, addirittura, nel corso del viaggio è spesso lei a togliere dai guai il gruppo. Tutto ciò fa arrabbiare Christian che vede ancora una volta sminuito il suo valore, stavolta per opera di una donna.
L’obiettivo che Avisa si è prefissa è quello di distogliere Christian dalla sua meta ed è proprio attraverso una serie di deviazioni che il loro  viaggio subisce che si trovano a fronteggiare vari pericoli di petto mentre Christian non accetta di essere superato in astuzia e abilità da una donna. I due, per di più, scoprono ben presto di condividere una bruciante passione.
Avisa è una bella figura femminile di donna che si è ritrovata ad avere nelle proprie mani il suo destino e a non dover sottostare ai voleri di un uomo. Quando esce dall’abbazia queste sue certezze si scontrano contro la pretesa di Christian, e anche di suo padre riapparso dopo tanti anni, di decidere per lei. Con la sua forza e il suo coraggio saprà imporre agli altri il proprio punto di vista, soprattutto Christian che avrà il coraggio di accettare il suo spirito alquanto originale.
Christian è un personaggio che infonde tenerezza: ha questa macchia del tradimento alle spalle e farebbe di tutto per cancellare. Il suo viaggio con Avisa lo mette ulteriormente alla prova perché, ancora una volta, sembrerebbe fare la figura del vigliacco rispetto alla forza della ragazza. Il suo percorso sarà quello di prendere consapevolezza di sé, al di là di quello che pensano gli altri di lui o della sua famiglia. Solo allora vedrà bene in se stesso ma anche nell’operato del padre e si renderà conto del coraggio avuto dal proprio genitore nel sacrificare se stesso e la propria reputazione per la salvezza del sovrano.
Ho trovato questo romanzo ben scritto, ben equilibrato nella parte romantica e avventurosa, con dei personaggi principali molto ben costruiti.
Mi è risultata particolarmente fastidiosa la figura di Guy Lovell, fratello del protagonista, guastafeste della situazione, presuntuoso, vanesio. Non ha neanche la grandezza del vero cattivo e saperlo imparentato al protagonista mi dava ancora più fastidio.
Per il resto la lettura è molto piacevole e spero che si confermerà negli altri libri della serie.

Scritto da millecuori alle ore 16:23 del giorno: mercoledì, 01 giugno 2011


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