Sesso, droga e rock'n'roll: quei magnifici anni sessanta.
Se dovessi scegliere l'album live definitivo per rappresentare al meglio gli anni sessanta, l'età dell'oro del rock'n'roll, senza ombra di dubbio metterei al primo posto "Mad dogs & Englishmen", la testimonianza live di un breve tour (durato un paio di mesi) che agli inizi del 1970 Joe Cocker e Leon Russel insieme ad un mega entourage di trentasei anime, tra musicisti, tecnici del suono, manager, roadies, bambini e animali vari, intrapresero in giro per l'America. "Mad dogs & Englishmen" è il ritratto musicale perfetto di un'epoca indimenticabile, gli anni "sesso, droga e rock'n'roll" che hanno visto esplodere le più grandi supernova del firmamento rock: i Rolling Stones, Jimi Hendrix, Jonis Japlin, The Doors, The Who e via di questo passo... e quindi, direte voi, perché un live di Joe Cocker e non uno delle icone rock che hai appena citato? Beh, innanzitutto perché scegliere tra i vari mostri sacri che ho appena citato sarebbe alquanto arduo e ne verrebbe fuori un giudizio troppo soggettivo (a me, per esempio, piacciono di più i Doors che gli Who: quindi preferirei "The Doors in concert" a "The Who live at Leeds", anche se quest'ultimo è considerato all'unanimità tra i migliori album live di tutti i tempi!); in secondo luogo, Joe Cocker non solo è un grandissimo interprete, la voce "nera" per eccellenza, ma è anche uno che le canzoni le sa scegliere. Nella scaletta di "Mad dogs & Englishmen" ci sono canzoni dei Rolling Stones, dei Beatles, di Leonard Cohen e Bob Dylan: quindi, scegliere questo live è un po' come sceglierli tutti...
p.s. "Mad dogs & Englishmen" è anche la colonna sonora di un documentario/testimonianza del tour che Cocker e i suoi cani pazzi intrapresero nel '70: un filmato che vale assolutamente la pena di vedere, sia per la musica (naturalmente) che per conoscere meglio la filosofia Hippie.