Molti di coloro che sono cresciuti negli anni 80 si ricorderanno dei libro game e in particolare di Lone Wolf. Il librogame scritto dall’abile mano di Joe Dever ha permesso a tantissimi giovani (e non solo) di vivere un’avventura fantasy matura e spettacolare dal punto di vista descrittivo. Qualcuno ha pensato che questo genere fosse ormai morto, soprattutto visto il sempre crescente aumento della tecnologia, che in quegli anni vide la sua esplosione soprattutto nel campo videoludico. Oggi è disponibile di nuovo il primo libro game dedicato al Lupo Solitario e intanto la talentuosa e italianissima software house: Forge Reply ha ricreato il tutto in un videogioco disponibile sui dispositivi mobile Android e IOS. Dopo la pubblicazione il gioco vinse dei premi al Drago D’oro: “Miglior Videogioco Indipendente” e “Miglior Game Design” confermando la propria bravura nel ricreare il mondo dei libri sui dispositivi mobile.
Tuffiamoci quindi in questa recensione del primo atto di Lone Wolf, Neve Rosso Sangue e vediamo tutte le particolarità di questo titolo.
Adoro l’odore dei Giak bruciati al mattino!
Dopo aver scaricato Joe Dever’s Lone Wolf ci troveremo dinanzi a un tavolo con sopra un libro. Cliccandoci inizieremo il gioco vero e proprio e ovviamente dovremo decidere le varie arti Ramas che il nostro protagonista potrà padroneggiare. Bisognerà fare attenzione a cosa si sceglie però, perché l’esito delle varie missioni dipenderà dalla nostra abilità nel padroneggiare queste arti e rendere l’esperienza godibile ai massimi livelli. Dopo aver scelto tutto ciò che concerne le abilità del Lupo Solitario verremmo catapultati nel freddo mondo creato da Joe, che attraverso la sua narrazione dettagliata e avvincente ci immerge in un mondo fantasy da vivere sulla propria pelle. Ci troviamo a nord di Magnamund, ai piedi della città di Rockstarn, che venne attaccata dai Giak. Il nostro eroe dovrà ispezionare il villaggio in base alle arti apprese poco prima e dopo di che dovrà muoversi verso una città mineraria, dove i Giak fanno i loro sporchi comodi.
Ciò che avremo sempre davanti a noi non è un semplice libro rilegato a mo’ di un testo antico. Avremo dinanzi un vero e proprio tavolo da gioco, il nostro mondo e il nostro campo di battaglia. A volte voltando una pagina ci si trova dinanzi a dei disegni monocromatici disegnati nel classico stile del fantasy europeo. A tratti vi sembrerà di trovarvi direttamente nel cupo mondo di Witcher. Durante le fasi di combattimento si scopre la vera abilità degli sviluppatori, che creano un miscuglio tra il classico libro game e il gioco action. Le lotte sono ambientate in uno spazio tredimensionale in cui il nostro personaggio si troverà a confrontarsi con i rivali. Sono stati ricreati in una maniera eccelsa e rendono giustizia alla scrittura di Joe. Ogni mossa che andremo a fare è basata sulla modalità Quick Time Event e il tutto viene amalgamato dalle varie abilità che potremo usare durante la lotta. Per sferrare le nostre mosse avremo a disposizione un lasso di tempo ben predefinito da una barra gialla. Quando questa scade non potremo fare nessuna azione e dovremo subire i colpi dei nemici. Una delle particolarità delle battaglie del Lupo Solitario è la possibilità di scegliere alcune abilità delle arti Ramas, come ad esempio chiamare a se un lupo, che sbranerà il nemico che ci si para davanti.
Joe Dever’s Lone Wolf stupisce sotto molteplici punti di vista ed è forse l’inizio di un nuovo genere di videogiochi di ruolo, che non potrà piacere a tutti, ma che farà felici tantissime vecchie anime irrequiete. Le vostre decisioni formano il vostro futuro e questo forma il buon proseguire della storia. La narrazione di Joe è ipnotizzante e ci immerge in quel mondo che abbiamo visto da bambini (o adolescenti) e che ci è tanto caro.
- Il Lupo Solitario è tornato!!!
- Le ambientazioni sono spettacolari
- Il sistema di combattimento
- Non è un gioco per tutti
- Annoierà chi si aspetta solo l’azione