Roma 27 marzo 2014
A Dio per aiuto
Non ho alcun luogo dove posare il capo
in nessun posto accolto, sempre di troppo,
e dove cado non trovo pietà.
Chi crede alla crudeltà delle paterne mani?
Egli si arrabbia sempre e non basta mai
il disprezzo per me, che sono la sua carne.
L’odio di estranei contro mi scatena,
e le provocazioni. Sobilla i miei nemici:
è stoltezza o pazzia?
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Voi bugiardi, che la gente prendete per il naso!
Parlate della provvidenza e la grazia divina esaltate,
promettete al misero aiuto e quando un peccatore invoca
gli date salute e la forza solo con la bocca.
Dite dov’è finito il Dio che vuole e può aiutare?
Nelle vostre parole accoglie i peccatori più grandi:
io voglio essere il più grande, e attendo, grido, soffro.
Ma dov’è suo figlio? Dove lo spirito di pace?
L’innocenza del figlio e la forza dello spirito
non bastano col loro amore a salvarmi dall’ira divina?
A domani
Lié Larousse