X-Men Gli anni perduti collection
Da qualche giorno è disponibile in tutte le fumetterie d'Italia il primo di tre volumi che raccoglieranno integralmente la serie X-Men The Hidden Years, collana retrospettiva dalla durata effimera che nelle intenzioni del suo autore, il canadese John Byrne, avrebbe dovuto colmare il gap temporale nelle storie dei mutanti Marvel dalla chiusura della loro prima serie statunitense (avvenuta nel 1970 con il numero 66 della collana) e Giant Size X-Men #1, albo che nel 1975 rilanciò gli uomini x facendoli entrare nella legenda. La serie, lanciata nel 1999, purtroppo terminò la sua corsa corsa dopo soli 22 numeri, a causa di vendite forse non stratosferiche e della decisione presa da Bill Jemas e Joe Quesada (all'epoca rispettivamente presidente ed Editor-in-chief della Marvel) che non volevano ci fossero troppe testate mutanti in circolazione (decisione durata il tempo di un battito d'ali di farfalla). La chiusura della serie portò anche all'insanabile rottura tra Byrne e la Marvel, frattura che a tutt'oggi non è stata ancora risanata. Ma queste, immagino sono cose note a tutti.
Quello che forse non sapete è che John Byrne già negli anni '80, di ritorno alla casa delle idee dopo la sua gloriosa parentesi alla DC Comics, aveva proposto questa serie alla Marvel, ma Tom De Falco, l'allora Editor-in-chief, espresse parere negativo e Byrne ripiegò (per fortuna) sui West Coast Avengers (serie gioiello di cui vi ho parlato QUI).
Modern Masters #7 John Byrne
A rivelare questo inedito aneddoto è stato lo stesso John Byrne nel corso di una lunga intervista pubblicata nella collana Modern Masters edita da Twomorrows di cui vi propongo uno stralcio.
MM: Dopo aver rilanciato Superman, tornasti direttamente alla Marvel?
JB: Umm... sì, mi sembra che le cose andarono così...
MM: e ti mettesti al lavoro su West Coast Avengers, giusto?
JB: Sì, la prima serie ad essere pubblicata fu West Coast Avengers, ma non fu la prima che proposi. In realtà avrei voluto mettermi al lavoro su Hidden Years...
MM: proponesti il lancio di una testata mutante negli anni '80?
JB: Sì, proposi Hidden Years. Ma all'epoca non mi fu data la possibilità di realizzarla. E la mia proposta fu respinta a causa di X-Factor. In redazione obiettarono che le due serie avrebbero avuto in comune i protagonisti e che la cosa avrebbe potuto creare confusione. Tom De Falco all'epoca aveva questa idea molto chiara: "un'altra serie mutante potrebbe creare confusione". Peccato, ci tenevo a realizzarla.
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