Dopo il successo della prima edizione, torna anche quest'anno dal 26 al 28 agosto il TOdays Festival, una tre giorni che, tra musica, arte ed innovazione, si pone l'obiettivo di valorizzare tutte le forme possibili di contaminazione e di rivalutare e riqualificare la periferia urbana di una tra le città italiane culturalmente più ricettive: Torino.
Il primo ospite confermato dell'ambiziosa kermesse è il visionario e leggendario regista e compositore John Carpenter che, in veste di musicista, si esibirà il 26 agosto all'ex fabbrica INCET (l'inizio del concerto è previsto per mezzanotte - biglietto: 20 euro + d.p. - prevendite attive su www.ticketone.it).
Carpenter, maestro riconosciuto della settima arte ed in particolare del genere horror, è stato nelle sue pellicole interprete delle più svariate nevrosi contemporanee relative a quella crisi dell'identità umana ben immortalata dalla sua cinepresa sovversiva. Esplicito, discordante, destabilizzante e brillante, poco incline ai compromessi e cresciuto nella cultura rock, il regista ha esplorato le reazioni e la resistenza dell'uomo nei confronti del male, un male dalle mille sfaccettature perché può albergare tanto nella religione quanto nello straniero venuto dallo spazio, nella politica, nella lotta per la sopravvivenza, nella paranoia contemporanea o nell'esplorazione di mondi paralleli.
"Posso suonare qualunque tipo di tastiera, ma non sono in grado di leggere o scrivere una nota". È il 1978. John Carpenter dichiara ciò durante una delle interviste di rito dedicate a Halloween - La notte delle streghe, pellicola da lui scritta, diretta e sonorizzata che lo consacra a maestro indiscusso del cinema horror. Quattro anni prima, il fantascientifico Dark Star segna il suo esordio nel mondo dei lungometraggi. Da Distretto 13- Le brigate della morte (1976) a The Ward - Il reparto (2010), passando per capolavori come La cosa (1982), 1997: Fuga da New York (1981), Essi vivono (1988) e Grosso guaio a Chinatown (1986), firma una serie di opere cult che hanno segnato generazioni di spettatori e di addetti ai lavori.
Halloween 2014. Dopo aver partorito buona parte delle colonne sonore dei suoi film, il cineasta, a 68 anni, ritiene sia giunto il momento di pubblicare il suo album d'esordio e il mondo arriva a conoscere un'altra faccia e un'altra fase della sua carriera: esce, infatti, Vortex, singolo estratto da Lost Themes, ovvero la sua prima uscita discografica ufficiale (ovviamente, senza considerare quanto creato per il cinema) che vede la luce il 3 febbraio del 2015. Una release che rimette Carpenter al centro delle discussioni più importanti sull'intersezione tra musica e cinematografia: la sua influenza sull'arte del creare colonne sonore nel modo più personale, suggestivo e tagliente possibile è semplicemente fondamentale.
La reazione di pubblico e critica all'ascolto di Lost Themes, che, per la prima volta, si basa su materiale mai utilizzato nei suoi film, è difatti eccezionale e così su magazine e quotidiani (tra gli altri Vanity Fair, Rolling Stone, Wall Street Journal, Los Angeles Times, Guardian e New York Times) fioccano articoli entusiastici e copertine dedicate al maestro. Inoltre, le vendite vanno oltre ogni più rosea aspettativa e Lost Themes diventa uno dei maggiori successi nella storia ormai quasi decennale dell'etichetta Sacred Bones Records.
Un successo così impetuoso da costringere John Carpenter ad un passo inizialmente inaspettato (e mai prima sperimentato): suonare la sua musica dal vivo!
Pertanto, il 2016 diventa l'anno non solo dell'uscita imminente (il 15 aprile sempre per la Sacred Bones) di Lost Themes II, album costruito come il suo predecessore con l'aiuto sia del figlio Cody che del figlioccio Daniel Davies, ma anche del suo esordio live (la tournée in Europa farà tappa anche a Barcellona, Manchester, Londra, Keflavik e Neuchâtel).
In Lost Themes II, rispetto al primo disco, i tre autori hanno potuto finalmente lavorare insieme e nella stessa città, anche se dovendo comprimere i tempi all'inverosimile per i rispettivi impegni - una situazione per certi versi paragonabile agli esordi di John Carpenter come regista, con film (diventati poi assoluti classici) girati nel minor tempo possibile per riuscire a stare dentro ai bassi budget produttivi a disposizione.
Il risultato è un lavoro ancora più coeso e compatto ma al tempo stesso dallo spettro sonoro più ampio: ad esempio, più chitarre, acustiche ed elettriche, ad interpolarsi in mezzo alle inconfondibili trame di synth di John Carpenter, o anche linee ritmiche più espressive e dinamiche.
Materiale pronto ad essere reinterpretato dal vivo su un palco, naturalmente accompagnato in scaletta anche dai momenti migliori di Lost Themes e da un'accurata selezione delle immagini dei suoi film e di brani tratti dalle colonne sonore più famose, come ad esempio il noto tema della saga di Halloween.
Insomma, crediamo lo abbiate capito: quello del TOdays Festival è un appuntamento da non mancare!
Info www.todaysfestival.com www.theofficialjohncarpenter.com www.sacredbonesrecords.com