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Trama: dopo una festa in spiaggia, Dave e John si ritrovano loro malgrado a subire gli effetti collaterali di una droga chiamata soy sauce e a combattere esseri extradimensionali che vorrebbero conquistare la Terra...
Ho visto il film qualche giorno fa e sono reduce da una serata annaffiata da alcool e conclusasi alle quattro del mattino, quindi perdonatemi se la recensione sarà più stringata e probabilmente incomprensibile del solito. Anzi, per dirla tutta mi sento proprio come Dave e John, i due improbabili salvatori del genere umano che praticamente agiscono senza capire una benemerita mazza di quello che fanno per tutta la durata di questa pellicola incredibilmente assurda e spassosa. Personalmente, non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo nemmeno per un istante: innanzitutto, per paura di perdermi dei pezzi di trama per strada, visto che in John Dies at the End si mescolano senza soluzione di continuità flashback legati alla storia e altri che c'entrano solo fino a un certo punto, poi perché questa storia che unisce horror, commedia, deliri alla Lansdale de La notte del Drive-In e metamorfosi alla Cronenberg è talmente coinvolgente e folle che si rimane ipnotizzati a pensare "o cavolo, e adesso cosa succederà ancora??". Per dire che nel corso del film spuntano, in ordine sparso, mostri fatti di carne surgelata, una maniglia falliforme, hot-dog usati a mo' di cellulare e persino un cartone animato splatter per edulcorare un minimo l'orrendo massacro di un branco di ragni giganti ai danni di umani inermi. E questo è solo la punta dell'iceberg, giusto per non rovinare la sorpresa a chi dovesse ancora vedere John Dies at the End.
Bisogna dire che a me Coscarelli non ha mai fatto impazzire, ma qui si vede che il regista è nel suo e che non arretra di fronte a nulla, nemmeno davanti a quelle cose che normalmente si penserebbero troppo ridicole da portare sullo schermo. Anche gli attori, da parte loro, sono convincenti e totalmente a loro agio nell'interpretare personaggi fondamentalmente fuori di testa ma assai interessanti; Paul Giamatti, anche produttore della pellicola, lavora con la sua solita, meravigliosa professionalità, ma il migliore di tutti è il vecchio leone Clancy Brown nei panni di una sorta di Dottor Strange de noantri, "scelto" dalla droga soy sauce per essere il guru dei due pivellini protagonisti. Parlando di soy sauce, la droga senziente e semovente che si iniettano i personaggi del film, si arriva necessariamente al reparto Effetti Speciali, che alterna sequenze ben riuscite ad altre dove la presenza della Computer Graphic è talmente palese che salta ogni tentativo di suspension of disbelief. Altro diffettuccio del film è che verso la fine il discorso dei due fattoni che scoprono cosa si nasconde dietro il velo della realtà comincia a diventare fin troppo prolisso e poco coerente, come se Coscarelli (qui anche in veste di sceneggiatore) avesse un po' perso il filo della trama. Poca roba, comunque, perché John Dies at the End è un film che vale comunque la pena vedere, magari con qualche amico pazzoide, per farsi due sane risate.
Del regista Don Coscarelli ho già parlato qui, mentre di Clancy Brown (Dr. Marconi) e Angus Scrimm (Padre Shellnut) ho già parlato ai rispettivi link.
Paul Giamatti (vero nome Paul Edward Valentine Giamatti) interpreta Arnie Blondestone. Americano, lo ricordo per film come Donnie Brasco, Harry a pezzi, The Truman Show, Salvate il soldato Ryan, Il negoziatore, Man on the Moon, Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie e Lady in the Water. Anche produttore, ha 45 anni e undici film in uscita, tra cui The Amazing Spider-Man 2, dove interpreterà Rhino.
Glynn Turman interpreta il detective di colore. Americano, ha partecipato a film come L’uovo del serpente, Gremlins (era l’insegnante di scienze!!) e Super 8, oltre a serie come Ralph supermaxieroe, Saranno famosi, Love Boat, Ai confini della realtà, La signora in giallo, Freddy’s Nightmares, Millenium, JAG – Avvocati in divisa, The Bernie Mac Show, Cold Case, E.R. – Medici in prima linea e Scrubs. Anche regista, sceneggiatore e compositore, ha 65 anni e un film in uscita.
Doug Jones interpreta Roger North. Americano, lo ricordo per film come Batman – Il ritorno, Hocus Pocus, Mimic, Three Kings, Men in Black II, Il ladro di orchidee, Hellboy, Lady in the Water e Hellboy II: The Golden Army, inoltre ha partecipato alle serie …e vissero infelici per sempre, Oltre i limiti, Buffy the Vampire Slayer, Party of Five, CSI e Criminal Minds. Anche produttore, ha 42 anni e dieci film in uscita.
Il libro da cui è tratta la pellicola si può trovare tranquillamente in rete assieme al seguito uscito da poco, This Book is Full of Spiders – Seriously, Dude, don’t Touch it. Siccome il film mi ha incuriosita pensavo di acquistarli entrambi, ma se non siete folli come me e se John Dies at the End vi è piaciuto, consiglio la visione de La casa, La casa 2, L’armata delle tenebre, Sospesi nel tempo, eXistenZ e Paura e delirio a Las Vegas. ENJOY!!
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