1969: John and Mary di Peter Yates
Gli ingredienti perché il risultato fosse un film notevole c’erano tutti.
Un valido regista; due formidabili interpreti (giovanissimi, appena reduci da due successi stratosferici come Il Laureato e Rosemry’s Baby); un ottimo romanzo a base della sceneggiatura… Eppure John e Mary appare sostanzialmente un’occasione mancata. Interessante come documento d’epoca (battute e situazioni rispecchiano il clima del 68) e come analisi della carriera di due divi carismatici, ma nulla più. Il film è statico e pesante (a tratti fa capolino la noia), eccessivamente verboso, volutamente e fastidiosamente intellettualistico. Chiara l’intenzione di non delineare una semplice storia d’amore ma di fornire un affresco delle inquietudini e delle problematiche giovanili, un quadro delle difficoltà di comunicare e di rapportarsi agli altri, un ritratto della solitudine che attanaglia tanti di noi: ma il tutto appare inconsistente e a tratti superficiale… per non parlare del rovinoso finale che trascina il lavoro proprio nella banale love-story che si voleva evitare.
Mia Farrow è luminosa e accattivante più che mai ma il suo personaggio appare lacunoso, poco approfondito e dalle motivazioni piuttosto nebulose. Più interessante il personaggio interpretato, con la consueta perfezione, da Dustin Hoffman (che colpo sentirlo doppiare da Luigi La Monica e non dal mitico Ferruccio Amendola…): più vero, più problematico nelle sue tante sfaccettature.
p.s.
Interessante quanto scritto da Tullio Kezich (Il Mille film. Dieci anni al cinema 1967-1977, Edizioni Il Formichiere): “Un anno fa, esattamente il 7 febbraio, Time pubblicò in copertina la coppia del cinema americano per la nuova decade: Dustin Hoffman e Mia Farrow, i due attori di maggior avvenire nel terremotato firmamento di Hollywood. La previsione nasce da un calcolo aritmetico molto semplice: Il Laureato, film con cui Hoffman ha esordito nel cinema, ha introitato finora sul mercato USA-Canada oltre 43 milioni di dollari, quasi 30 miliardi di lire, ed è il terzo incasso assoluto di tutti i tempi; Rosemary’s Baby, prima sostanziosa affermazione dell’ex moglie di Frank Sinatra, si è subito imposto fra i 40 maggiori campioni del boxoffice. Perciò era inevitabile che i due attori venissero affiancati in un nuovo film, John e Mary, diretto dall’inglese Peter Yates (che per conto suo, con Bullitt, si è piazzato al terzo posto nella graduatoria d’incasso del 1969); anche se, come scriveva Time, «una volta ci voleva mezza carriera per ottenere l’accoppiamento di James Stewart con June Allyson o di Spencer Tracy con Katharine Hepburn»”.