Per chi non lo avesse ancora capito, sto parlando di:
John Frusciante
Figura interessante, questa dell'emaciato chitarrista entrato nella band dopo l'overdose di Hillel Slovak, sia perchè curiosamente in contrasto con le pose da macho che sfoggiavano i restanti 3/4 della band, sia perchè ago della bilancia della fortuna dei RHCP.
È con lui infatti che i tamarroni californiani sfornano un disco plurimilionario come "Blood Sugar Sex Magik", ed è con il suo abbandono, dovuto, stando a quanto ci riportano le cronache dell'epoca, alla sua dipendenza dall'eroina, che invece stentano a riposizionarsi nelle zone alte della classifica, nonostante l'ingresso nella band di un peso massimo come Dave Navarro, scelto probabilmtente per affinità di tamarraggine.
L'alchimia di tatuaggi, però, non funziona, e guarda caso è con il ritorno dell'ombroso e smilzo Frusciante che i peppers tornano al successo planetario con "Californication", con buona pace di Anthony Kiedis, che finalmente si convince che l'apporto creativo di questo musicista è inversamente proporzionale ai suoi muscoli, e che le fortune commerciali della band dipendono in buona parte dalla presenza di questo discreto outsider.
John Frusciante, nel frattempo, rilascia una manciata di album solisti, tutt'altro che sgradevoli, stringe amicizia con Vincent Gallo, tromba con Milla Jovovich, non esattamente l'ultimo cesso sulla faccia della terra, e dopo l'ennesimo tentativo di replica di "Californication" da parte dei RHCP, si rompe il cazzo e lascia di nuovo la band per tornare nell'ombra, dove, presumibilmente con un bel gruzzolo da parte, immagino si trovi assolutamente a proprio agio, fra droghe di ogni sorta e seratine in buona compagnia...