![John Keats, Endimione John Keats, Endimione](http://m2.paperblog.com/i/180/1800345/john-keats-endimione-L-_GQ_RI.jpeg)
Una cosa bella è una gioia per sempre: Si accresce il suo fascino e mai nel nulla Si perderà; sempre per noi sarà Rifugio quieto e sonno pieno di sogni Dolci, e tranquillo respiro e salvezza. Un serto pertanto oggi girono intrecciamo Fiorito, per legarci alla terra, Malgarbo la pena dei giorni tristi E dell’inumana scarsezza si nobili nature, Malgrado i sentieri rischiosi e oscuri Che nella ricerca dobbiamo percorrere Si, nonostante tutto, il velo dai nostri sprinti Tristi qualche forma si bellezza rimuove E sono il sole e la luna su vecchi alberi E i giovani che ricche ombre alle greggi Umili donano; sono i narcisi e il verde Mondo in cui vivono; i chiari ruscelli Che un fresco tappeto s’inventano Nella calda stagione; i cespugli macchiati Di fiori di rosa nel mezzo del bosco E tale è anche la grandezza del destino Che per i morti potenti immaginiamo; Tutti i racconti belli che abbiamo letto o udito: Una fonte sempre viva d’acqua immortale .... Miele dall'arnia nocchiuta ti porterò, e mele, scure di dolcezza, raccoglierò per te, crescione che nasce dove nessuno lo vede, e acetosella intatta dal rorido zoccolo del cervo: siringhe foggerò di canna d'acoro, ché tu sempre sappia dov'io cammino, quando ti piacerà nella nostra casa tranquilla ascoltare e pensare cose d'amore. Ch'io continui a parlare; ch'io continui a tuffarmi nella gioia che cerco.