Autore: John Le CarrèPagine: 406Editore: MondadoriVoto: 1/5Pagina di Anobii
Trama del libro:
Berlino, 1968. In un clima di rivolta e di resa dei conti con il passato, l'inglese Ted Mundy salva la vita a un giovane tedesco di nome Sasha. Tra Ted e Sasha nasce "un'amicizia assoluta". Un legame più forte dei vincoli famigliari, capace di sopportare lunghe assenze e superare le più grandi prove della storia. Ted e Sasha si trovano ad agire come spie sui lati opposti del Muro, nemici all'apparenza, in realtà una coppia di agenti che fanno il doppiogioco. Sono anni spesi a proteggere le proprie delicate coperture, dove una parola sbagliata o un appuntamento con un informatore possono costare la vita. Ma ciò che è stato in grado di resistere alla Guerra Fredda si incrina improvvisamente con il Nuovo Ordine Mondiale.
Commento personale e recensione
Di decisamente positivo c'è solo il fatto che è da tanto tempo che non leggevo un libro così brutto. Nulla da togliere al modo di scrivere, abbastanza ricercato e forbito. Ma signori, che palle! Una noia all'ennesima potenza. Due terzi del libro impegnati in ridicoli flashback senza un minimo di movimento. Statico, descrizioni tediose, inopportune, colme di ripetizioni. Non si arriva mai ad un dunque. Di spionaggio c'è solo un lontano sentore. E poi la politica: un pamphlet rivoluzionario. Una continua condanna dell'occidente, un continuo acclamare e strizzare l'occhio allo stile di vita sinistroide di due personaggi, che altro non sono che dei falliti. Altro che spie. Due fannulloni che non hanno niente di meglio da fare nella vita si ritrovano per caso in poco importanti (e per nulla interessanti) intrighi internazionali. Se avevo voglia di sentire filippiche anti americane andavo magari in un centro sociale a Bologna, o se volevo leggermi qualcosa sui sessantottini rispolveravo Andrea De Carlo. Come primo libro di Le Carrè, delusione assoluta. Ho ancora i conati.
Edit: corretto il titolo. Da quanto mi ha colpito, mi ha pure confuso.