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John Underwood: il Mistero Shakespeare

Creato il 15 gennaio 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine
John Underwood: il Mistero Shakespeare

Ho comprato Il libro segreto di Shakespeare di John Underwood, edito da Newton Compton Editori nel 2011 e tradotto nella nostra lingua da Milvia Faccia e Rosa Prencipe, prima di vedere Anonymous, film di Roland Emmerich che da esso è almeno parzialmente tratto, e ho dunque iniziato a leggerlo con curiosità e mille attese. Confesso che la prima impressione è stata di grande delusione e quasi di dispetto: mi aspettavo una storia ambientata in epoca elisabettiana, tra intrighi e battaglie, e mi sono invece ritrovato nella Londra dei giorni nostri, immerso in un thriller fanta-letterario, e mi ci sono volute un paio di centinaia di pagine per entrare nello spirito e nell’atmosfera di una storia che, dopo una partenza al rallentatore, si trasforma gradualmente in un vortice di emozioni, colpi di scena ed omicidi. Desmond Lewis, un cattedratico dell’università di Londra, arrivato a San Francisco per presentare il suo nuovo libro, che rischia di sconvolgere gli ambienti letterari di tutto il mondo, contatta il suo vecchio amico Jake Fleming, giornalista del “Tribune” e poi scompare misteriosamente. Da questo momento la vicenda si trasferisce a Londra dove Fleming inizia ad indagare negli ambienti frequentati da Lewis finendo implicato in una sconvolgente macchinazione con al centro la figura di William Shakespeare.

una immagine di William Shakespeare 620x794 su John Underwood: il Mistero Shakespeare

Raggiunto dalla figlia, aspirante attrice, e con l’aiuto di un professore di fisica e di un misterioso libraio, Fleming sarà trascinato in situazioni sempre più complicate ed oscure, non mancheranno diversi delitti, mentre, dallo sfondo in cui sono relegate inizialmente, iniziano a sgorgare le tesi più sconvolgenti sulla reale vicenda del più famoso autore della letteratura britannica. Quello che nasce dunque come un thriller originale, incalzante e adrenalinico, si trasforma, pagina dopo pagina, in una sorta di processo letterario dove non solo vengono esposte tutte le teorie ed ipotesi avanzate finora sul grande vate inglese, ma, soprattutto, sono citate tutte le opere e fonti usate dall’autore, a disposizione, pertanto, di chiunque voglia addentrarsi in questo mistero che da secoli affascina ed appassiona studiosi e non: chi era davvero William Shakespeare? A suffragare ogni ipotesi ed il suo contrario si presta infatti la quasi totale penuria di notizie, certe e comprovate, sulla vita del Bardo, tanto da far sorgere quasi inevitabile il dubbio su chi si nasconda in realtà dietro i suoi capolavori. Conclusa la lettura di questo volume che, in fin dei conti, mi sento di consigliare, una domanda si insinua nella mia testa: e se davvero la ricostruzione immaginata da John Underwood (pseudonimo usato dallo sceneggiatore cinematografico Gene Ayres) fosse vera?

una immagine di Copertina de Il libro segreto di Shakespeare Newton Compton Editori 2011 620x962 su John Underwood: il Mistero Shakespeare


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