Dopo lo scarso successo ottenuto al botteghino nel ruolo di Charlie Mortdecai, il ricco e stravagante mercante d’arte protagonista della pellicola diretta da David Koepf e tratta dalla serie di romanzi firmati da Kyril Bonfiglioli, Johnny Depp prova a spezzare il corso di una carriera recentemente incrinata a causa di copioni sbagliati (The Lone Ranger, Transcendence), tornando nelle nostre sale nel ruolo del lupo cattivo in Into the Woods di Rob Marshall, pellicola fiabesca ispirata a classici come Cenerentola e Cappuccetto rosso e adattamento cinematografico dell’omonimo musical scritto da Stephen Sondheim. Un tripudio di maschere e personaggi bizzarri quest’ultimi che hanno in realtà contraddistinto l’intera carriera dell’attore del Kentucky che voleva diventare una rock star e che si è invece trasformato in uno degli attori più rappresentativi della sua generazione insieme a Robert Downey Jr., con il quale ha condiviso una turbolenta vita privata fatta di arresti, scandali e droghe, e i più placidi Tom Cruise e Brad Pitt.
Da icona teen nella serie tv poliziesca 21 Jump Street, dove interpretava l’ufficiale Tom Hanson, nel giro di pochi anni Johnny Depp, nonostante la svilente etichetta di sex symbol che fatica a scrollarsi di dosso, si è riuscito a costruire una credibilità attoriale in film come il grottesco rockabilly Cry Baby, il delicato Benny & Joan e il suo primo successo mondiale: Edward mani di forbici. Il personaggio del ragazzo con le forbici al posto delle mani e il cuore puro segna inoltre l’inizio di una collaborazione quasi ventennale con il regista Tim Burton che lo chiamerà sui suoi set a più riprese, dal ruolo del “peggior regista di tutti i tempi” in Ed Wood al barbiere assassino di Sweeney Todd che gli regalerà un Golden Globe. In mezzo altre collaborazioni importanti e ruoli divenuti dei classici, dai vari capitoli de I Pirati dei Caraibi iniziati con La maledizione della prima luna, tutti diretti da Gore Verbinski, nei quali interpreta Jack Sparrow, il pirata ironico e furbo protagonista della saga, al ruolo di Hunter S. Thompson, il padre del Gonzo Journalism, in Paura e Delirio a Las Vegas di Terry Gilliam. Con incursioni anche nel cinema meno commerciale e hollywoodiano, grazie a Jim Jarmusch con il ruolo di William Blake nel western onirico Dead Man e Julian Schnabel con Prima che sia notte nel quale interpretava il doppio ruolo del tenente Victor e del travestito Bon Bon, Johnny Depp si è imposto nella cinematografia americana e mondiale, anche se l’ultima parte della sua carriera sembrerebbe essersi adagiata nella reiterazione di un modello recitativo sempre uguale e in una scelta infelice delle sceneggiature che rischia di veder sbiadire la sua luce. Bisognerà aspettare l’uscita de I Pirati dei Caraibi 5 per scoprire se siamo difronte una rinascita o sul viale del tramonto.
Manuela Santacatterina