Wikipedia definisce la Joint Venture così:
Le imprese che decidono di collaborare si pongono come obiettivo la realizzazione di un progetto comune di natura industriale o commerciale e che vede l'utilizzo sinergico di risorse apportate da ciascuna singola impresa partecipante, ma anche un'equa suddivisione dei rischi legati all'investimento stesso ovvero un'equa ripartizione delle possibili perdite o utili. Il ricorso a tale forme di accordo è dettato dunque dalla necessità di mettere insieme diversi know how e capitali per la realizzazione del progetto comune di investimento, facilitandone così la messa in opera.
In altre parole è l’unione di conoscenze, risorse, capitali, capacità di diverse parti per il raggiungimento di uno scopo comune. Considerando che per me è essenziale la collaborazione in ambito artistico-emergente, questa è una delle forme che mi sento maggiormente di consigliare.
Un esempio di Joint venture è ad esempio l’iniziativa di Alberto (http://ufficiostampapromozione.com/2012/02/01/the-stage-compilation-band-emergenti-da-ascoltare/) tramite la quale diversi gruppi si sono divisi le spese e hanno lavorato insieme per il raggiungimento di uno stesso obiettivo.
O ancora ciò che vi ho consigliato per il Book trailer (http://ufficiostampapromozione.com/2012/02/19/scrittori-promozione-di-un-libro-booktrailers/).
Pensate ad una sinergia tra diversi emergenti: uno staff di aspiranti scrittori, registi, fotografi, musicisti accumunati dal bisogno di promuoversi. Si dividono spese e fatiche e si moltiplicano i risultati!
Oramai tramite il web non dovreste faticare a trovare altri entusiasti all’idea di collaborazione. Provate e fateci sapere.
Per uscire dall’impasse della situazione italiana la risposta è unità, lasciamo perdere la conflittualità con i “concorrenti”, soprattutto in ambito artistico e collaboriamo affinchè si raggiunga lo stesso risultato di “sdoganamento” dei prodotti indie ed emergenti.
“L’unione fa la forza”.
Antonella Gucci
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake