L’impro di stampo noise/jazz non è certo un’invenzione dell’ultima ora: se però hai nello stesso sgabuzzino Lasse Marhaug, Jojo Hiroshige (chitarrista che con i suoi Hijokaidan l’ondata japanoise l’ha vista nascere) e un batterista come Paal Nilssen-Love (che può vantare collaborazioni con jazzisti come Gustafsson, Vandermark o Brötzmann), capisci che – cartina geografica alla mano – l’incontro in questione rischia di essere un evento irripetibile.
Gli onori di casa sono fatti da Pika, l’altra batteria di questo disco, una che ad Osaka di fortuna, con il suo duo Afrirampo, ne ha raccolta parecchia. Una registrazione non facilmente assimilabile, questa: trenta minuti di batterie che si alternano ora fluide ora frammentarie e fanno da contraltare alle impennate cacofoniche e ai tripudi Larsen dei due rumoristi in campo, con una Pika che probabilmente è andata a ripescare qualcosa del suo arsenale stilistico dalle derive rock acido-psichedeliche delle Acid Mothers Afrirampo (non solo jazz, quindi).
La testimonianza incisa sui 12″ di questo vinile porta con sé tutto il frastuono di quella tournée datata 2011: oggi come allora riesce senza tanti problemi a mandare in fumo timpani e puntina.
Tracklist
A1. Killer Skins
A2. In The Right Osaka Winter
A3. Teenage Palms
B1. No Drums This Time
B2. Let’s Slow
B3. Osaka Fortune