No, dai, non scherziamo. Ma come, il mio Enricuccio VIII stronzissimo che ho tanto amato ne “I Tudors” prova ad ammazzarsi? Parrebbe di sì, visto che Jonathan Rhys Meyers è stato ricoverato in ospedale in questi giorni. Quando all’uscita gli hanno chiesto se fossero vere le voci di un tentato suicidio, l’attore irlandese ha rispost con un “no comment“, alimentando i sospetti che fossero ipotesi fondate.
È vero che Jonathan ha da tempo problemi con l’alcool e si è lasciato da poco con l’ereditiera Reena Hammer dopo sette anni, però è pur vero che ancora non ha confermato e io spero vivamente che si tratti di una cazzata grande quanto una casa. Anche perchè non mi piace quando si parla di sucidio, mi lascia sempre basito chi arriva a un punto tale da decidere di porre fine all’esperienza della vita, soprattutto se sei un ragazzo bellissimo, un attore di successo e tanto altro. È vero che la depressione coglie tutti indistintamente, però non so, mi dà sempre da riflettere come cosa, proprio perché lontana anni luce da me.
A me vengono i brividi al solo pensiero di morire, figuriamoci se dovessi essere io a porre fine alla mia vita. Eppure, succede, e lo trovo assurdo. Dai Jonathan, non fare il coglione, riprenditi, affronta e supera questo momentaccio e poi torna a deliziarci con la tua bonazzaggine acuta che se ci penso ancora non riesco a credere a quello che è successo a Heath Ledger, che basta e avanza, direi.