Mentre la follia distruttrice di Boko Haram e di altre formazioni terroristiche,legate ad al Qaeda, prosegue senza freni, seminando morte nel nord della Nigeria, nella città di Jos si cerca di correre ai ripari e di arginare il fenomeno mediante un piccolo segnale positivo.
Mi riferisco all’apertura recente di un Centro per il dialogo e la riconciliazione tra cristiani e musulmani.
La Chiesa cattolica locale lo ha voluto e aperto infatti, a metà dello scorso febbraio, con l’intento meritorio, in un contesto difficilissimo, di creare la possibilità per i due mondi, all’ apparenza oggi estranei l’uno all’altro,di apprendere invece a conoscersi e a comprendersi.
E questo indipendentemente dalle influenze politiche veicolate da chi agisce semmai con scopi interessati alla destabilizzazione del Paese.
E l’impegno reciproco delle due comunità sarà, appunto, quello d’imparare a vivere insieme.
Senza tenere conto assolutamente delle differenze sia religiose che etniche.
Riconoscendo proprio nelle differenze un patrimonio valoriale reciprocamente arricchente.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)